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La guerra fra Russia e Ucraina riecheggia in Europa: prezzi dei carburanti in aumento

L'allarmante situazione in Ucraina preoccupa su tantissimi fronti. A risentirne sono anche i prezzi dei carburanti che aumentano in tutto il continente europeo. I grandi marchi Q8 e Tamoil alzano il costo di benzina e gasolio, a dispetto di automobilisti e motociclisti già alle prese con precedenti e continui rincari.

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Conseguenze preoccupanti

La guerra in Ucraina ha inevitabili ripercussioni anche sull’economia degli altri paesi. La crisi internazionale sta facendo ulteriormente lievitare il costo dei carburanti che in un solo giorno sono cresciuti di 5 centesimi a litro, ma si attendono ulteriori rialzi. I distributori dipendenti dai grandi marchi alzano i prezzi: Q8 alza la benzina e il gasolio di 3 centesimi al litro, Tamoil di 1 centesimo.
I prezzi medi comunicati dall’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico rilevano che la benzina al self service è aumentata di 2 millesimi arrivando a 1,868 per le compagnie e 1,837 per le pompe bianche. Il diesel si attesta a 1,733 euro al litro (2,036 per le compagnie e 1,890 nelle pompe bianche). Al Servito i prezzi sono ovviamente più alti: la benzina ha un prezzo medio di 1,986, mentre il diesel si ferma a 1,865. Il gpl si attesta a 0,818, il metano a 1,776 e gnl a 2,146. In autostrada il costo è ancora più elevato: al servito la benzina ha sfiorato i 2,157, mentre il gasolio è a 2,053.

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