Quando abbiamo pensato alla nuova Caballero 700, la mente è andata immediatamente a cercare le concorrenti dirette per una eventuale comparativa. Parliamo di una moto scrambler di fascia media, ed essendo dotata del bicilindrico Yamaha CP2 la prima e logica correlazione è la XSR 700 di Yamaha e le altre classic in arrivo dall'Estremo Oriente.
Una volta vista da vicino, toccata con mano e provata su strada, però, la nuova veneta ci ha fatto tornare sui nostri passi perchè la sostanza del prodotto rimescola le carte in tavola. La concorrente più vicina e prestazionalmente paragonabile è in realtà la più "fighetta" del segmento, la Scrambler Next Gen Icon 2023.
Perchè ci abbiamo ripensato?
Tutto è iniziato con il contatto ravvicinato con la versione di serie della Fantic Caballero 700... è più curata e raffinata di quanto la semplice estetica possa suggerire. Nomi come Marzocchi e Brembo non stanno nella ciclistica di moto economiche e la cura di accoppiamenti, verniciatura, strumentazione e meccanica è di sicuro di livello superiore, decisamente paragonabile alla controparte bolognese.
Certo, il motore arriva dalla grande produzione giapponese, ma è anche un passo avanti a livello di tecnologia rispetto al bicilindrico ad L raffreddato ad aria di Ducati, che può di sicuro vantare un carattere molto più personale, ma non si tratta di un prodotto all'apice della tecnologia... o per lo meno non nuovo quanto quello Yamaha.
Poi, saliti in sella, c'è un discorso fondamentale legato al peso: 185 kg o.d.m. per la Ducati, 184 kg in condizioni identiche per la Fantic. Siamo lì, all'apice della leggerezza della categoria per due moto che fanno dell'essenzialità il proprio cavallo di battaglia. Ma essenziale non vuol dire povere, e quindi entrambe mostrano soluzioni come utilizzo di alluminio e materiali alleggeriti tutt'altro che economici, per una cura del dettaglio che sta a livelli quasi premium per entrambe.