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Aprilia Tuareg 660: "Un supporto per chi ha voglia di esplorare"

"Il nome Tuareg evoca valori che si rifanno all'epoca d'oro dei rally: la Parigi Dakar, il "Faraoni. E' un nome che evoca la sfida, conoscere territori nuovi". Cristian Barelli, brand manager della Casa veneta, spiega il significato di una moto come la prossima Aprilia Tuareg 660, la media enduro che vedremo svelata nei dati tecnici, ed in veste ufficiale, tra poche settimane. 

Una moto come quelle fatte per salirci sopra e via, verso la libertà. Una condizione necessaria e mai banale, che durante la pandemia e il lockdown abbiamo ricercato più di qualsiasi altra cosa. Cercando un rifugio, un simbolo che potesse farci evadere, prima mentalmente e poi fisicamente.

AVVENTURA CON LA STORIA

I tecnici Aprilia hanno studiato bene il passato del marchio e del modello e non hanno voluto rinunciare all'indole puramente fuoristradistica, con un occhio alle lunghe distanze. La ruota anteriore da 21" e la grande luce a terra, il telaio a traliccio di chiara ispirazione off-road e la sella lunga e piatta che sembra fatta più per gli spostamenti del sedere in passaggi tecnici che per portare comodamente un passeggero. Certo, ora il motore ha un cilindro in più rispetto alla antesignana, ma il gusto dakariano di fondo c'è ancora e il questo nome può essere scritto con fierezza sul serbatoio (anch'esso bello grosso come in passato).

Perché il senso d'avventura è bello sempre, ma se lo si vive in sella alla storia è più bello ancora. L'endurona di Noale è il mezzo attraverso cui il desiderio off-road di molti motociclisti vuole essere appagato attraverso diverse generazioni, fino a quella moderna, che potrà godere della versione 2022 di Tuareg 660. Che si porta appresso il peso della storia, vedi le competizioni, le sabbie africane, cercando di trasportare quelle sensazioni nella guida di tutti i giorni, dando forma a un prodotto che mischia le tipiche caratteristiche off-road a una serie di funzionalità adventure - pacchetto elettronico avanzato, diversi Riding Mode - in grado di soddisfare i più esigenti.

Come è cambiata: Aprilia Tuareg

LA LINEA DELL'ORIZZONTE

Senza dimenticare il serbatoio da 18 litri, sinonimo di grande autonomia, e quindi di viaggi lunghi, in cui sentirsi "uomini liberi", ovvero "imohag", come amavano definirsi i membri della tribù dei Tuareg. Provate a vedere qualche Foto: hanno gli occhi dello stesso colore della linea dell'orizzonte che separa il cielo dal deserto, lì, dove ogni uomo libero desidera arrivare.

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