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Aprilia, parla Diego Arioli: “Il 2021 é l’anno della svolta”

Un 2021 importante in Casa Aprilia. Molte novità presentate ed una in arrivo a fine anno (la enduro Tuareg). Segnali di grande interesse da Noale, che forse mancavano da tempo, non tanto nel numero di prodotti presentati quanto per la "convinzione" che trapela nell'osservare il lavoro che si sta facendo, sia sul prodotto che sul fronte MotoGP.  Un lavoro che sembra ricalcare l'opera iniziata qualche stagione fa con Moto Guzzi. Anno di svolta dopo stagioni un po' sottotono? Ne abbiamo parlato con Diego Arioli, uomo di prodotto e Marketing per la Casa veneta.

DNA SPORTIVO IN COMUNE PER LE NOSTRE MOTO

Tante novità nel 2021 di Aprilia. Facciamo il punto della situazione?

Questo per noi è un anno molto importante, in effetti. Abbiamo deciso di partire da due vere icone per noi, RS e Tuono, rinnovandole nelle due cilindrate storiche (125 e V4) e portando sul mercato le bicilindriche 660. Sono proposte che non condividono solo un family feeling estetico, ma anche tecnico. Un prodotto coerente con la filosofia RS o Tuono".

Avete “sdoppiato” la Tuono V4. La Factory resta una sportiva e la “standard” vira più verso il concetto sport-tourer. Non si rischia di snaturare il concetto Tuono?

“Non vedo questo rischio. Con la V4 standard 2021 abbiamo ritenuto opportuno prendere una strada leggermente diversa: è una moto molto equilibrata, come ciclistica e motore, e ci è sembrato giusto allargare l’utilizzo ad una platea più ampia. Non solo al semplice smanettone ma anche a chi cerca un mezzo all-around, fruibile a 360° grazie a rapportatura più lunga o la possibilità di montare valige laterali e manubrio più alto rispetto alla Factory. Quest'ultima mantiene comunque intatto il DNA sportivo della Tuono V4”.

LA TUAREG? SARà PIù SPORTIVA CHE TOURER

Molte novità sportive strada/pista, ma fine anno arriverà la enduro Tuareg 660. Sarà l’inizio di un nuovo filone che porterà anche a prodotti on-off su altre cilindrate?

La Tuareg 660 si inserisce nel solco delle proposte di stampo enduro sportivo più che di mezzi votati soprattutto al turismo. Abbiamo optato per una connotazione più “estrema”, adatta all’off-road, anche sacrificando un po’ il comfort di marcia per pilota e passeggero. Non cerchiamo con la Tuareg un prodotto turistico, per il quale abbiamo già altre proposte nel Gruppo Piaggio (V85TT, NdA), ma con Aprilia vogliamo concentrarci più sulla sportività, anche in fuoristrada. Pur non mancando del giusto comfort su strada”.

Cos’è oggi Aprilia, nel 2021?

Aprilia deve essere icona della sportività, che poi non esclude che possa essere declinata in vari campi. Certo non aspettiamoci - ad esempio - uno scooter a ruota alta, ma avremo comunque altro tipo di proposte. Esempio è l’ultimo SXR 50”.

Perchè presentare un prodotto di cilindrata oggi quasi marginale, come i 50cc?

Lo scooter sportivo 50 di Aprilia è stato un elemento molto forte per noi, nel passato, ed è qualcosa che fa parte del nostro DNA. L’SXR è un punto di partenza, a breve giro vedremo altre novità di questo tipo”.

Video-prova Aprilia Tuono V4 Factory: arma totale!

RS660: STIME DI VENDITA TROPPO PRUDENTI E RITARDI, MA STIAMO RECUPERANDO

Con Guzzi è stato fatto un lavoro di immagine e di qualità sul prodotto, ed il mercato ha premiato. Ora tocca ad Aprilia, marchio che fa ancora fatica nei numeri di vendita in Italia?

Obiettivamente con Guzzi i risultati si sono visti con l’arrivo nel 2019 della V85TT e il rinnovo della V7. Lo stesso scatto in avanti per Aprilia lo vedremo quest’anno anche grazie al lancio dei modelli 660. Due moto che faranno da traino al resto della gamma, essendo un tipo di moto che si vedrà più su strada. Non a caso sulla scia della 660 abbiamo deciso di rinnovare anche le proposte V4 e 125”.

Possiamo fare un primo bilancio sulle 660? La Tuono è da poco arrivata ma la RS è già disponibile da qualche mese ed in Italia sembra incontrare qualche difficoltà, a guardare i dati di vendita.

"La RS ha avuto un inizio che forse ha spiazzato. Non ci si aspettava una sportiva media da “soli” 100 CV. In realtà poi si è capito che il punto di forza della moto è nella sua leggerezza. E' partita molto bene in USA e in Europa, in mercati come Germania e Francia. In Italia forse paghiamo stime di vendita troppo prudenti. Tanto è vero che abbiamo ritardi nelle consegne. Stiamo pian piano recuperando e siamo passati dai 2-3 mesi di attesa  all'inizio a tempi più brevi adesso (a maggio,ndr) e questo ha influito sui dati delle immatricolazioni. Siamo partiti lenti, è vero, ma perchè non ci aspettavamo le richieste poi arrivate. Nel complesso ci riteniamo però soddisfatti”.

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