        Nessuna anticipazione, nessun indizio. Arriva, direttamente sul sito dell&rsquo;azienda, la notizia che per celebrare il 50&deg; anniversario dall&rsquo;ultimo trionfo sul circuito di Assen (dove il Marchio ha collezionato la bellezza di 35 vittorie, record italiano) verr&agrave; lanciata una limited edition dedicata a questa importante ricorrenza. Al TABAC Assen Classic GP, il 9 settembre 2023, verr&agrave; presentata in anteprima mondiale la nuova MV Agusta Brutale 1000 RR Assen.       

L'edizione limitata per celebrare il 50&deg; anniversario dall&rsquo;ultimo trionfo sul circuito olandese verr&agrave; svelata il 9 settemebre 2023

MV Agusta Brutale 1000 RR nuova LE in arrivo: presto la Assen

La Lucky Explorer 9.5 continua a far parlare di s&egrave;. In questo momento la crossover di Varese &egrave; al centro di una vicenda particolare, fra l&#39;influenza del nuovo partner KTM che non la vede di buon occhio e il processo di sviluppo del modello che pensavamo si fosse arrestato, considerando le poche informazioni rilasciate dall&#39;azienda a riguardo. Ci ha fatto piacere beccare Brian Gillen - capo dell&#39;R&amp;D MV Agusta - in giro per l&#39;appennino tosco-romagnolo,&nbsp;tra Raticosa e Giogo, in sella a una versione quasi definitiva della 9.5, intento a mettere s&ugrave; chilometri in vista dell&#39;arrivo nelle concessionarie, che dovrebbe avvenire a breve.    Ma quindi arriva o no?  Si, la moto sar&agrave; nei concessionari. Questa &egrave; la risposta di Gillen, che conferma il proseguo della fase di messa a punto della versione di serie, ormai arrivata alla fase finale con alcune moto in giro per le strade al fine di verificare gli ultimi dettagli e l&#39;affidabilit&agrave; sulle lunghe percorrenze.  La moto che abbiamo incrociato &egrave; definitiva per quanto riguarda meccanica, ciclistica ed elettronica, ma &egrave; ovviamente dotata di carene ancora &quot;grezze&quot; per non attrarre troppo gli sguardi. In test con Brian c&#39;era anche una sella a basso profilo che non &egrave; quella che troveremo nella moto di serie (probabilmente un accessorio) e il kit di valigie in alluminio che sul profilo della moto fanno una gran bella figura.&nbsp;    &nbsp;  Tira e molla fra MV e KTM sul destino della 9.5  Da un lato c&#39;&egrave; l&#39;azienda austriaca che dice: &quot;Intendiamo produrre solo mezzi di alta gamma, sportive, moto da 30.000 euro, perch&eacute; questo &egrave; il target di MV. E di certo non continueremo con moto come la Lucky Explorer, un prodotto che &egrave; dannoso per il marchio stesso&quot;, mentre dall&#39;altro c&#39;&egrave; la volont&agrave; dell&#39;attuale propriet&agrave; russa di andare avanti con il modello e un Gillen fiero del mezzo realizzato, che ha del gran potenziale.  Cosa succeder&agrave; davvero? Ci sar&agrave; un modo per mettere d&#39;accordo tutti? In teoria si: MV Ha in casa il marchio Cagiva e rimarchiare la 9.5 con lo storico brand italiano non solo avrebbe senso (in termini di continuit&agrave; con la storia) ma in questo caso permetterebbe a KTM di continuare con i suoi piani di sviluppo &quot;upper premium&quot; per MV senza buttare via anni di investimento e sviluppo di un modello che pu&ograve; dire la sua sul mercato.  Ovviamente se le cose fossero cos&igrave; facili, l&#39;operazione nostalgia di Cagiva sarebbe gi&agrave; stata fatta. In realt&agrave;&egrave; tutto un po&#39; pi&ugrave; complicato di quello che sappiamo sia dal punto di vista burocratico che di accordi fra le varie parti della propriet&agrave; del gruppo. Staremo a vedere quale sar&agrave; la scelta finale del nuovo asset aziendale: la 9.5 sar&agrave; una moto MV Agusta, Lucky Explorer o Cagiva? Grazie e... alla prossima puntata.   

Nonostante a KTM non piaccia, la novit&agrave; di Varese continua i test in vista del debutto ufficiale. L&#39;abbiamo incontrata sul Giogo dove Brian Gillen ci ha confermato che arriver&agrave; a breve

La Lucky Explorer 9.5 arriver&agrave;! Ecco l&#39;ultima preserie della crossover MV Agusta

Una normale domenica sulla Futa  ci ha regalato un incontro inaspettato. Ecco la novità MV Agusta che stando a ciò che ci è stato detto dovrebbe debuttare ad EICMA in versione definitiva

Beccata Lucky Explorer 9.5

MV Agusta celebra gli 80 anni della produzione del primo del motore 98, che diede poi il successo al marchio.&nbsp;La sua, &egrave; strettamente legata con le vicende, tumultuose e allo stesso tempo esaltanti, del dopoguerra in Italia. Il conflitto mondiale, lungo e tragico, lasciava un paese distrutto: citt&agrave; rase al suolo, infrastrutture compromesse, produzione industriale azzerata. In questo scenario, che avrebbe scoraggiato chiunque, Domenico Agusta riusc&igrave; a spiccare, iniziando l&rsquo;avventura della Meccanica Verghera, embrione della gloriosa MV Agusta.  Un pezzo di storia motociclistica    Per raccontare bene ci&ograve; che fu questo motore, torniamo al 1943. In quell&#39;anno era ormai chiaro che la guerra sarebbe stata persa, e che la produzione di aerei per l&rsquo;impiego bellico sarebbe ben presto finita. C&rsquo;era da assicurare un futuro alla &ldquo;Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta&rdquo;, l&rsquo;azienda che Domenico Agusta aveva iniziato a gestire fin dal 1927, quando mor&igrave;, a soli 48 anni, il fondatore conte Giovanni Agusta.  Senza aeroplani da costruire il fallimento sarebbe stato inevitabile. A quel punto il primo pensiero fu produrre un&#39;auto, ma milioni di italiani non avevano nemmeno le risorse per una vita dignitosa e di certo non le avevano per acquistare un bene allora considerato non necessario. Le moto, invece, erano qualcosa di pi&ugrave; raggiungibile, potevano diventare un interessante mercato di sbocco per l&rsquo;azienda aeronautica. Questa fu la motivazione che spinse il Conte Agusta ad intraprendere lo sviluppo di un motore che permettesse di esplorare questa opportunit&agrave; commerciale.  La nascita del motore  Nell&rsquo;agosto del 1943, il motore per uso motociclistico era pronto per dare inizio alla produzione di massa, disegnato e studiato in tutti i dettagli, in modo da approntare i modelli necessari per la fusione delle singole parti. La scelta fu di concentrarsi su un motore semplice ed economico, affidabile e di facile manutenzione: monocilindrico, 98 cc, a due tempi con distribuzione a tre luci, trasmissione primaria a ingranaggi, frizione e cambio in blocco con lubrificazione a grasso. Si trattava quindi di una soluzione semplice, che permettesse una produzione massiva ed economica.  &nbsp;Nel settembre dello stesso anno, per&ograve;, l&rsquo;esercito tedesco occup&ograve; lo stabilimento Agusta, forzando lo stop della produzione. Fortunatamente, tutti i modelli ed i disegni del primo motore 98 erano stati nascosti, qualche settimana prima, nelle case e negli scantinati dei tecnici e degli ingegneri pi&ugrave; fidati per sottrarli ad eventuali saccheggi da parte dell&rsquo;esercito. I progetti ed i modelli del motore 98 rimasero per qualche mese nascosti, per poi essere ripresi verso la met&agrave; dell&rsquo;anno seguente, periodo in cui ripresero i lavori di produzione che permetteranno, l&rsquo;anno seguente, di dare alla luce la prima motocicletta marchiata MV (Meccanica Verghera): la MV 98.  Il motore 98, il cui progetto, come i primi prototipi, venne ultimato appena prima dell&rsquo;invasione, 80 anni fa, rappresenta il punto d&rsquo;inizio di una gloriosa storia di passione, successi, prestazioni e stile. 98 cc soltanto: sono bastati per accendere il fuoco di una passione che, in 80 anni, ha portato il vero Made in Italy sul tetto del mondo pi&ugrave; volte di chiunque altro, ha regalato pezzi d&rsquo;arte sotto forma di moto e ha fatto sognare generazioni di amanti del design, della meccanica e della bellezza.  MV AGUSTA, POSITIVI I PRIMI MESI CON PIERER: &quot;UN ASSAGGIO DI COME SAR&Agrave; IL FUTURO&quot; 

Il marchio celebra la produzione del propulsore che diede il via ad un marchio storico di cui ora si conosce il grande successo &nbsp;

MV Agusta: 80 anni fa la nascita del primo motore 98

Il sesto mese di partnership tra MV Agusta e Pierer Mobility AG &egrave; terminato, portandosi a casa un primo periodo di successo. La rete distributiva del marchio, in fase di ricostituzione con l&#39;obiettivo di aprire 180 punti vendita selezionati entro la fine del 2023, ha raggiunto ad inizio luglio il 100&deg; partner commerciale, in linea con gli obiettivi fissati dal consiglio di amministrazione.  Arriva la garanzia di 4 anni  La prima met&agrave; dell&#39;anno ha segnato un traguardo cruciale per MV Agusta: una garanzia di 4 anni &egrave; ora fornita su tutte le moto Model Year 2023. Questa scelta strategica rappresenta un ulteriore passo in avanti verso l&#39;approccio incentrato sul cliente che il brand di Schiranna sta implementando in ogni aspetto. La garanzia di 4 anni non &egrave; solo un plus per i clienti MV Agusta, ma &egrave; anche una chiara prova della fiducia che l&#39;azienda ha nelle sue motociclette completamente Made in Italy e nei processi che ogni moto attraversa prima di essere consegnata ai propri clienti.  Inoltre, consentendo ai proprietari di concentrarsi solo sul piacere di guidare la propria MV Agusta, in Italia, Germania, Svizzera, Austria, Francia, Spagna e Regno Unito (seguiranno altri paesi), MV Agusta offre un servizio di assistenza stradale attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, incluso nell&#39;acquisto di qualsiasi moto MV Agusta. I clienti, in caso di problemi, vengono seguiti attraverso riparazione sul posto, traino presso un concessionario/punto assistenza autorizzato MV Agusta, assistenza tecnica, trasporto a destinazione e molti altri servizi come veicolo sostitutivo, rimpatrio del veicolo dall&#39;estero, alloggio ecc.  &nbsp;La Dragster RR SCS America    Ciliegina sulla torta di questi primi e ricchi sei del 2023 &egrave; rappresentata dal lancio di una nuova esclusiva limited edition: la Dragster RR SCS America. In occasione del 50&deg; anniversario del lancio della 750 S, che sfoggiava i colori della bandiera americana, quest&#39;ultima edizione da 300 unit&agrave; rende omaggio a una stirpe di motociclette MV Agusta rosse, bianche e blu.Disponibile solo per il mercato nordamericano, la Dragster RR SCS America, ha gi&agrave; suscitato interesse. Ai clienti VIP &egrave; stata data la possibilit&agrave; di visionare in anteprima il modello prima della presentazione al pubblico e, al momento del lancio, la maggior parte delle unit&agrave; erano gi&agrave; assegnate.  Luca Martin (COO e Board Member &ndash; MV Agusta Motor S.p.A.) ha dichiarato: &ldquo;Con l&#39;acquisto di una MV Agusta, i clienti entrano a far parte di un brand che si distingue per la massima qualit&agrave; e attenzione ai dettagli, uniti al superbo approccio incentrato sul cliente della nostra rinnovata rete di concessionari. Sono orgoglioso di ci&ograve; che siamo riusciti a ottenere nella prima met&agrave; del 2023 e devo ringraziare il team di Varese per il loro impegno e per come tutti hanno saputo lavorare insieme al nostro nuovo partner, Pierer Mobility AG. Questi primi risultati sono solo un assaggio di come sar&agrave; il futuro di MV Agusta&rdquo;.  KTM: non continueremo con la Lucky Explorer, &egrave; dannosa per MV Agusta 

La prima met&agrave; dell&#39;anno ha segnato un traguardo cruciale per il marchio e in questo periodo si inscrive il lancio della limited edition Dragster RR SCS America e l&#39;estensione della garanzia a 4 anni

MV Agusta, positivi i primi mesi con Pierer: &quot;Un assaggio di come sar&agrave; il futuro&quot;

Sembrava impossibile e invece&hellip; Finora in Cina non avevano ancora sfoggiato moto di alta cilindrata, limitandosi alla fascia di medio piccola, ossia fino alle 500 cc. In pi&ugrave;, se si pensa in generale al &ldquo;Made in China&rdquo;, si immaginano prodotti di bassa qualit&agrave;, convinzione che nel mondo motociclistico (e non solo) per&ograve; inizia a farsi sempre pi&ugrave; da parte anche grazie alle collaborazioni strette da QJ Motor, CFMoto e Kove con alcune Case europee che permettono loro di realizzare prodotti di alto contenuto tecnico.  Il nuovo prodotto di punta QJ Motor: la SRK 1000 RR  La SRK 1000 RR sar&agrave; la prima moto sportiva di grossa cilindrata che verr&agrave; realizzata in Cina, per&ograve;, al suo interno, nasconde un motore&nbsp;MV Agusta. Si tratta del quattro cilindri in linea attualmente utilizzato sulla Brutale 1000 RR, cos&igrave; come anche l&rsquo;impianto di scarico con quattro uscite in titanio. Le aspettative riguardo le prestazioni, di conseguenza, sono molto alte, essendo questo un motore che sviluppa 208 CV (153 kW) a 13.000 giri/minuto e 116,5 Nm a 11.000 giri/minuto. Anche il telaio rimanda alla sportiva varesina, in quanto costituita da una struttura a traliccio di tubi combinata con piastre in alluminio forgiato e forcellone monobraccio. A completare il pacchetto, l&rsquo;impianto frenante che non riduce il livello della qualit&agrave; essendo un Brembo con pinze monoblocco a quattro pistoncini e pompa radiale.    CFMoto lavora ad una supersportiva con motore V4  Il progetto non &egrave; ancora ancora ufficiale ma si tratterebbe comunque di una configurazione inedita per la casa cinese che starebbe lavorando ad una supersportiva da 1000 cc con la particolarit&agrave; del motore V4 (e non in linea come nel caso della SRK 1000 RR di QJ Motor) accreditato - secondo i rumors - di&nbsp;potenza dichiarata di 204 CV. Tutto sorprendente, ma non troppo, se si pensa alla partnership in essere con il gruppo&nbsp;KTM. Come gi&agrave; annunciato in un articolo precedente, non &egrave; possibile rilevare maggiori dettagli a causa della bassa qualit&agrave; dell&#39;immagine circolata durante la giornata dei test, per&ograve; l&rsquo;idea &egrave; che la nuova supersportiva possa essere la versione mille della 450SR. Infine, sembrerebbe quasi certo che, questo modello, potrebbe arrivare sul mercato gi&agrave; nel 2024.    Kove, la cinese che punta alla SBK  Oltre alle supersportive di serie, a cui puntano QJ Motor e CFMoto, l&rsquo;altra Casa cinese, gi&agrave; impegnata nella Supersport 300, per mostrare il suo vero potenziale punta sulle competizioni. Nel 2024, infatti, sembra quasi certa la sua presenza nella griglia nella Supersport 600, ma, se mantiene la promessa di voler arrivare in Superbike nel giro di 3 stagioni, non dovremmo aspettare molto per vederla competere insieme alle altre big.    Stessa qualit&agrave; al minor costo  In conclusione, ipotizzando che il prodotto finale sia qualitativamente simile alle concorrenti, sarebbe un bel problema per quest&rsquo;ultime perch&eacute; sappiamo quanto il costo delle materie prime e della manodopera in Cina rappresenti un bel vantaggio competitivo. La conseguenza di ci&ograve; infatti mostra un palcoscenico orientale che vede da una parte le giapponesi ferme da anni con gli aggiornamenti (tolta la Honda) e con Suzuki addirittura di fatto fuori dal mercato delle supersportive e dall&rsquo;altra le cinesi che vogliono affacciarsi sul mercato americano ed europeo con un prodotto valido e competitivo ad un prezzo (scommettiamo?) molto allettante. Un futuro insomma che appare intrigante per gli appassionati di supersportive. I giapponesi reagiranno a questo assalto dall&#39;Oriente? E le Case europee, che faranno? Ne potremmo vedere delle belle nei prossimi anni... 

Grazie anche alle joint-venture con MV Agusta e KTM i brand cinesi ora puntano a competere seriamente nel mercato delle maxi da 200 CV

La Cina &egrave; pronta a prendersi il mercato delle SBK?

        Muovere i primi passi all&rsquo;interno della KTM Motohall &egrave; come per un bambino entrare in un fornitissimo negozio di caramelle. Occhi spalancati, sguardo un po&rsquo; inebetito, immergersi nel modernissimo museo KTM &egrave; una di quelle esperienze che ogni appassionato motociclista dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. L&rsquo;occasione per scoprire la struttura &egrave; venuta dall&rsquo;invito di KTM alla serata &ldquo;Legends of the Dakar&rdquo;, che ha inaugurato il leit motiv dell&rsquo;esibizione per i prossimi due anni. MV Agusta non andr&agrave; via da Schiranna Quale occasione migliore per un veloce scambio di battute con Hubert Trunkenpolz, uno dei top manager della Casa austriaca, che ci ha risposto riguardo due argomenti di stretta attualit&agrave;, uno in particolare che ci riguarda da vicino, ossia il futuro di MV Agusta. Dopo l&rsquo;acquisizione del 25% della societ&agrave; e dopo aver incorporato nell&rsquo;asset KTM la distribuzione delle moto &ldquo;made in Schiranna&rdquo;, la preoccupazione maggiore &egrave; che tutto il &ldquo;pacchetto&rdquo; venga trasferito in Austria, come gi&agrave; accadde con Husqvarna. Ma le parole del manager sono state rassicuranti: "Ho gi&agrave; parlato con il management e le maestranze e ho detto loro che MV Agusta non pu&ograve; esistere fuori dallo storico stabilimento varesino.  Ci saranno da investire molti soldi nella ristrutturazione, questo &egrave; certo, e siamo pronti a farlo quando acquisiremo la maggioranza dell&rsquo;azienda. Lo stabilimento ha una capacit&agrave; produttiva di circa 12.000 moto all&rsquo;anno ed &egrave; questo l&rsquo;obiettivo che vogliamo raggiungere".  &nbsp; La Lucky Explorer verr&agrave; cancellata?  Obiettivi ambiziosi quelli di KTM, che negli ultimi anni ha acquisito molte aziende; MV Agusta rappresenter&agrave; il marchio &ldquo;di lusso&rdquo; dell&rsquo;ampia gamma del gruppo. "Attualmente MV produce un migliaio di moto all&rsquo;anno &ndash; continua Trunkenpolz &ndash; troppo poche perch&eacute; il business sia sostenibile: allo stato attuale l&rsquo;azienda non pu&ograve; sopravvivere. In pi&ugrave; ci sono stati grossi problemi di approvvigionamento con i fornitori, &egrave; mancato il prodotto o era molto in ritardo e la rete distributiva non era all&rsquo;altezza. Noi intendiamo investire in tutti i settori chiave per riportare il marchio dove merita. Intendiamo produrre solo mezzi di alta gamma, sportive, moto da 30.000 euro, perch&eacute; questo &egrave; il target di MV. E di certo non continueremo con moto come la Lucky Explorer, un prodotto che &egrave; dannoso per il marchio stesso". KTM, Husqvarna, Gas Gas ed ora MV, intendete dare un&rsquo;identit&agrave; differente ai vostri marchi? "&Egrave; indubbio che attualmente ci sia un po&rsquo; di confusione tra i vari marchi del Gruppo Pierer, per questo siamo determinati, nei prossimi anni, a diversificare il target di ogni marchio. KTM sar&agrave; ovviamente il marchio dalla spiccata identit&agrave; sportiva, come del resto &egrave; sempre stato, Husqvarna diventer&agrave; il riferimento per la mobilit&agrave; urbana con una ricerca stilistica pi&ugrave; accentuata, mentre Gas Gas sar&agrave; pi&ugrave; orientata ai giovani, con modelli pi&ugrave; semplici e meno costosi. MV sar&agrave; ovviamente il brand di lusso delle ipersportive". L&rsquo;ultima domanda riguarda la visione del gruppo riguardo la mobilit&agrave; elettrica e la strada obbligatoria verso motori green dal minore impatto ambientale. "Crediamo molto nella mobilit&agrave; elettrica, ma esclusivamente in un contesto urbano o di breve raggio, diciamo un centinaio di chilometri. Per il resto sono convinto che la strada del futuro, per le moto, sia quella dei carburanti sintetici che gi&agrave; stiamo sperimentando. Il grosso vantaggio &egrave; quello di avere un bilancio di CO2 pari a zero, ma soprattutto quello di poter utilizzare i motori attuali, con magari qualche piccola modifica".  MV Agusta: con KTM il marchio italiano si espande in Spagna         

Invitati da KTM all'inaugurazione del nuovo museo della Dakar a Mattighofen, abbiamo avuto modo di parlare con Hubert Trunkenpolz del futuro di MV Agusta e della visione degli austriaci

KTM: non continueremo con la Lucky Explorer, è dannosa per MV Agusta

Gli Stati Uniti sono il mercato pi&ugrave; importante per MV Agusta, ed &egrave; proprio in Nord America che sar&agrave; venduta in esclusiva la nuova Dragster RR SCS America, una preziosa edizione speciale, disponibile in soli 300 esemplari numerati. Questa nuova Special Edition si contraddistingue per una colorazione speciale che, come le moto che l&rsquo;hanno preceduta, richiama i colori della bandiera statunitense ed &egrave; arricchita da una sella in pelle con cucitura &ldquo;America Special Edition&rdquo; eseguita artigianalmente.

MV Agusta Brutale RR SCS America: le foto

Gli Stati Uniti sono un mercato molto importante per MV Agusta, ed &egrave; proprio per questo che in Nord America sar&agrave; venduta la nuova Dragster RR SCS America, un&#39;edizione speciale, disponibile in soli 300 esemplari numerati. Le versioni &ldquo;America&rdquo; di MV Agusta nascono tra l&#39;altro come omaggio agli Stati Uniti.  Un po&#39; di storia della serie MV AGUSTA AMERICA    Il 1973 segna il debutto della 750S, che si fregia dei colori della bandiera statunitense per celebrare l&rsquo;importanza di quel mercato. Passano molti anni, fino al 2004, prima che il nome America sia formalmente assegnato a un modello: &egrave; la Brutale 750, la moto che ha creato il segmento delle nude sportive. 2012, &egrave; un&rsquo;altra quattro cilindri a calcare la scena: la Brutale 1090 RR America, la naked pi&ugrave; potente prodotta da MV Agusta fino a quel momento.  Dopo cinque anni, nel 2017, cambia il frazionamento ma non vengono meno le suggestioni: la tre cilindri Brutale 800 RR America &egrave; una sintesi tra design, prestazioni e tecnologia motoristica. Ed &egrave; una tre cilindri anche la Dragster 800 RR America, lanciata nel 2018 in edizione limitata di 200 esemplari.  COME &egrave; FATTA la Dragster RR SCS America    Combina la cura estrema dei dettagli, che raggiunge livelli da special, con una base tecnica da supersportiva: dal compatto e potente motore tre cilindri in linea alla frizione SCS 3.0, che permette di non usare la leva al manubrio, fino all&rsquo;albero motore controrotante, una soluzione che caratterizza il tricilindrico al pari del cambio estraibile. &Egrave; in fibra di carbonio la cover che rende pi&ugrave; aerodinamica (e decisamente originale) la ruota posteriore.&nbsp;  L&rsquo;acceleratore Ride By Wire con corsa negativa, da poco introdotto in gamma, migliora il controllo e il feeling a centro curva e rende pi&ugrave; progressiva la disattivazione del cruise control. La piattaforma inerziale permette di sfruttare al meglio i controlli di trazione e l&rsquo;ABS con funzione cornering.  L&rsquo;ammortizzatore di sterzo regolabile manualmente su 8 livelli contribuisce a rendere pi&ugrave; dinamica e sicura la guida della Dragster RR SCS America, anche ad alta velocit&agrave;. L&rsquo;impianto frenante vede una coppia di dischi anteriori di 320 mm di diametro con pinze radiali Brembo a 4 pistoncini.&nbsp;  Il display TFT da 5,5&rdquo;pu&ograve; contare sul software aggiornato e si interfaccia con la MV Ride App per smartphone, garantendo estese possibilit&agrave; di personalizzazione. Il sistema Mobisat con geolocalizzazione, infine, garantisce ai proprietari la serenit&agrave; di avere sempre sotto controllo la posizione della propria moto.  &nbsp;  MV AGUSTA, CON KTM IL MARCHIO ITALIANO SI ESPANDE IN SPAGNA  &nbsp;  &nbsp; 

Edizione speciale disponibile in soli 300 esemplari numerati, si contraddistingue per la colorazione che richiama la Stars &amp; Stripes

MV Agusta, torna l&#39;America con la Dragster RR SCS

Da quando KTM e MV Agusta hanno annunciato la loro collaborazione, gli appassionati dei due marchi sono in continua fibrillazione sperando che vengano svelati&nbsp;nuovi modelli ancora pi&ugrave; accattivanti. Nel maggio del 2023 per&ograve; si &egrave; diffusa anche la notizia secondo la quale il brand austriaco vorrebbe incrementare la propria partecipazione nell&#39;azienda italiana. Ma questa &egrave; altra storia...  MV AGUSTA SI RINNOVA: LAVORI IN VISTA PER LA SEDE A SCHIRANNA  L&#39;espansione in Spagna  Il Gruppo di Pierer si &egrave; gi&agrave; assicurato la distribuzione delle moto italiane in diversi mercati, puntando a rafforzare cos&igrave; la&nbsp;posizione di MV nel settore. KTM si occuper&agrave; della distribuzione dei motocicli MV Agusta in Nord America, oltre ad aver stretto un accordo simile per il Giappone. Il marchio di Varese inoltre sta ora espandendo la sua rete di concessionari anche in Spagna, grazie a questa collaborazione, con sedi in importanti come Algete, Berango, Las Palmas e Marbella.&nbsp;  Capacit&agrave; produttiva in aumento  Questa stretta collaborazione tra i due marchi potrebbe comportare un significativo incremento della domanda per MV Agusta, soprattutto tenendo conto dell&#39;intenzione del brand di approcciare il segmento delle moto di media cilindrata. Per far fronte a questa crescente richiesta, il brand ha gi&agrave; annunciato l&#39;espansione delle sue strutture di ricerca, sviluppo e produzione a Varese, in Italia. L&#39;obiettivo &egrave; quello di aumentare la capacit&agrave; produttiva fino a raggiungere 15.000 moto all&#39;anno.  USATO, KTM 990 SUPER DUKE: UNA SCELTA RADICALE 

L&#39;acquisizione di una quota del 25,1% e l&#39;espansione della rete di concessionari permette al marchio di Varese allargare i propri orizzonti, mirando anche quota 15.000 moto prodotte all&#39;anno in Italia

MV Agusta, con KTM il marchio italiano si espande in Spagna

        Anche grazie alla collaborazione con il rinomato marchio PIERER Mobility AG, MV Agusta si proietta verso un futuro promettente. L'azienda finora ha saputo trasformare la cura dei dettagli e l'artigianalit&agrave; in modelli di enorme su ccesso come testimonia il loro celebre motto "Motorcycle Art". In un costante sforzo di valorizzare della sede di Schiranna, MV Agusta ha intrapreso un ambizioso piano di ristrutturazione. Una volta completato, questo progetto dar&agrave; vita a una nuova sede all'avanguardia, caratterizzata dalle soluzioni pi&ugrave; innovative in termini di tecnologia e sostenibilit&agrave;, con un'enfasi particolare sul benessere lavorativo. MV AGUSTA, IL RITORNO AL &ldquo;FUORICONCORSO&rdquo; CON LA SUPERVELOCE 1000 Sede rinnovata e nuovi modelli in arrivo  Ogni reparto, dall'officina di produzione agli uffici, dai laboratori di ricerca e sviluppo, verr&agrave; completamente rinnovato, creando ambienti di lavoro che conservano intatto il fascino della leggendaria storia di MV Agusta. Il marchio &egrave; quindi &egrave; pronto a scrivere un nuovo capitolo nella sua storia, utilizzando una combinazione unica di maestria artigianale, design innovativo e passione per l'alta performance, MV Agusta si conferma come un punto di riferimento nel mondo delle due ruote. Timur Sardarov, Amministratore Delegato di MV Agusta Motor S.p.A., ha dichiarato: "Il futuro di MV Agusta non &egrave; mai stato cos&igrave; luminoso e ci riserva molti momenti emozionanti. L'azienda sta lavorando allo sviluppo di nuovi modelli che, in base alla situazione dei rispettivi mercati, vedranno la luce nei prossimi mesi e anni". Luca Martin, COO e membro del Consiglio di Amministrazione di MV Agusta Motor S.p.A. ha dichiarato: "In MV Agusta creiamo emozioni e possiamo dire di essere il marchio di moto pi&ugrave; desiderabile ed esclusivo al mondo. Con il supporto di Pierer Mobility AG saremo in grado di implementare strutture e processi commerciali che ci permetteranno di raggiungere sempre pi&ugrave; appassionati in tutto il mondo e di creare un rapporto unico con tutti loro. Vogliamo chiamare ciascuno dei nostri clienti per nome". MV AGUSTA, I PIANI PER I FUTURI MODELLI: DALLA 921 ALLA 9.5 REPLICA ORIOLI       

L'azienda operer&agrave; una rinnovazione totale in ogni reparto della fabbrica, dai laboratori di ricerca alle officine di produzione

MV Agusta si rinnova: lavori in vista per la sede a Schiranna

        MV Agusta torna a &ldquo;FuoriConcorso&rdquo;, uno degli eventi motoristici pi&ugrave; esclusivi al mondo, che avr&agrave; luogo sul lago di Como: una celebrazione dello stile, dell&rsquo;artigianalit&agrave;, dell&rsquo;innovazione e dell&rsquo;eccellenza. Quest&rsquo;anno, MV Agusta sar&agrave; l'unica Casa motociclistica presente all'evento e regaler&agrave; agli appassionati un'anteprima esclusiva della Superveloce 1000. La presentazione avr&agrave; luogo sabato 20 maggio, dalle 10.00 alle 12.00, nel suggestivo scenario della seicentesca Villa del Grumello. Accanto alle linee futuristiche della Superveloce 1000, i visitatori avranno l&rsquo;opportunit&agrave; di ammirare le forme iconiche della storica MV Agusta 500cc 4 cilindri 72/74.  Il focus dell'edizione L&rsquo;aerodinamica &egrave; il tema centrale dell&rsquo;edizione 2023 di FuoriConcorso e non &egrave; quindi una coincidenza che MV Agusta abbia voluto portare la 500 72/74, gentilmente concessa in prestito dalla collezione Elli. Ognuno dei marchi esposti al &ldquo;FuoriConcorso Aero&rdquo; regaler&agrave; ai visitatori un'esperienza immersiva nell&rsquo;evoluzione dell&rsquo;aerodinamica, oltre alla possibilit&agrave; di ammirare alcuni dei veicoli pi&ugrave; iconici mai realizzati e che hanno contribuito allo sviluppo delle soluzioni aerodinamiche di oggi e domani. MV AGUSTA, I PIANI PER I FUTURI MODELLI: DALLA 921 ALLA 9.5 REPLICA ORIOLI       

La nuova quattro cilindri e la 500 del '72 saranno esposte a Villa del Grumello, per l'evento del 20 e 21 maggio

MV Agusta, il ritorno al “FuoriConcorso” con la Superveloce 1000

MV Agusta svela i piani per la futura gamma di modelli attraverso documenti depositati presso le autorit&agrave; degli Stati Uniti. Gli atti confermano che ci saranno nuovi aggiornamenti nella gamma Brutale e Dragster a tre cilindri. tra le novit&agrave; pi&ugrave; interessanti due reinterpretazioni per le naked Brutale e Dragster: nei piani una Brutale 950 e una Dragster 950 per le quali verr&agrave; adottata l&#39;unit&agrave; sviluppata per la Lucky Explorer 9.5 da 931 cc e 124 CV.  Le MV che vedremo: una dedica a Edi Orioli    Tra i modelli in arrivo, ce ne sono alcuni anche in edizione limitata, tra cui la &quot;Superveloce 98 Edizione Limitata&quot; e l&#39; &quot;LXP Orioli&quot;. La &quot;98 Edizione Limitata&quot; fa parte della gamma Superveloce a tre cilindri e richiama lo stile della F4 originale con uno schema di verniciatura rosso e argento in stile Tamburini. La &quot;LXP Orioli&quot; far&agrave; parte della linea di modelli Lucky Explorer 9.5 e ispirata alle moto della Dakar e che render&agrave; omaggio all&#39;indimenticato campione Edi Orioli.  Spirito Retr&ograve;    In arrivo anche due nuovi modelli da 1000 cc a quattro cilindri, la Superveloce 1000 R e la Superveloce 1000 S, oltre alla conferma della versione di produzione della Superveloce 1000 Serie Oro. MV Agusta sta anche introducendo due nuove moto retr&ograve;, la 921 S e la 921 GT, che rendono omaggio alla 750 S e alla 750 GT degli anni Settanta. Con l&#39;aiuto di KTM, che ha acquisito una partecipazione del 25,1%, l&#39;azienda italiana si prepara a lanciare i nuovi modelli nei prossimi mesi.  MV AGUSTA, PIERER DECISO: &quot;LE LUCKY EXPLORER NON SERVONO AL MARCHIO. LA F4? PERFETTA&quot;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Nel prossimo futuro in arrivo nuovi modelli Brutale e Dragster, due inediti 950, Superveloce 1000 R e S, e l&#39;arrivo di due moto retr&ograve;: la 921 S e la 921 GT, in collaborazione con KTM

MV Agusta, i piani per i futuri modelli: dalla 921 alla 9.5 replica Orioli

Potremmo fare un discorso lunghissimo sulle potenze esagerate delle ultime hypernaked e sul fatto che sia praticamente impossibile sfruttare a pieno le loro caratteristiche su strada, ma lasciamo da parte le analisi logiche e spostiamo il focus sul semplice dato di potenza massima. Un numero incapace di descrivere in modo completo la bont&agrave; di una moto, ma che stupisce, affascina e impressiona anche quelli che queste moto esagerate le criticano a priori.  In questa Top5 analizziamo quelle che sono semplimente le cinque nude pi&ugrave; potenti del mercato, in ordine di cavalleria dalla meno performante alla pi&ugrave; esagerata. E nel caso stiate pensando a mettervi in garage una di queste naked esplosive, mettiamo anche il prezzo... ma preparatevi a sborsare cifre importanti.  5&deg; posto - KTM 1290 Super Duke RR 2023: 180 CV  La dinastia Super Duke &egrave; da parecchi anni una delle pi&ugrave; arroganti e cattive del mercato. Fu la prima nuda bicilindrica ad altissime prestazioni e ad oggi &egrave; ancora nell&#39;olimpo delle migliori nonostante tutte le sue concorrenti pi&ugrave; agguerrite abbiano due cilindri in pi&ugrave;.&nbsp;  Con la versione RR 2023 i tecnici austriaci hanno messo a punto un prodotto ancora pi&ugrave; affilato che grazie a una ciclistica rivista e all&#39;uso di materiali compositi abbassa di ben 11 kg il peso rispetto alla versione EVO, portando il rapporto peso/potenza a un precisissimo 1:1... sono 180 CV su 180 kg in edizione limitata di 500 esemplari a un prezzo di 26.990 euro... mica poco.    &nbsp;  4&deg; posto - Kawasaki Z H2: 200 CV  Facciamo un salto di 20 CV e andiamo a oltrepassare il limite dei 200, numero che per met&agrave; del secolo scorso ha rappresentato un traguardo lontanissimo per qualsiasi prodotto di serie e a due ruote. Ora certe cifre le possiamo trovare in moto che nemmeno hanno una carena aerodinamica! In questo caso specifico, poi, abbiamo qualcosa di davvero unico e che suona minaccioso: la sovralimentazione!  La Z H2 non &egrave; altro che l&#39;interpretazione nuda della piattaforma H2 di Kawasaki con compressore centrifugo, che spinge bene il 4 cilindri in linea con regolarit&agrave; e pienezza senza mettere in crisi con un&#39;erogazione esplosiva come molti si aspetterebbero. Ai bassi non &egrave; mostruoso, ma dai 4.000 giri in s&ugrave;&nbsp;ha una forza straordinaria ed &egrave; una moto da gustare rigorosamente su strada, perch&egrave; la sua dinamica e&nbsp;il peso di 239 kg non la rendono un animale da pista. La versione Z H2 SE 2023 costa ben 22.640 euro.    &nbsp;  3&deg; posto - MV Agusta Brutale 1000 RR: 208 CV  Saliamo sul podio e siamo gi&agrave; a quota 208 CV! La Brutale 1000 RR &egrave; un gioiello in tutti i sensi, realizzata per stupire e incantare chi la guarda ancora prima di stupire alla guida. La base di questa moto &egrave; quella dell&#39;ultima serie superbike F4 e ne ha praticamente preso il posto sul listino. Nonostante qualche anno sulle spalle, questo modello rimane un concentrato di cattiveria, esclusivit&agrave; e bellezza, riferimento assoluto del settore anche per finiture e cura del dettaglio.  A livello di prestazioni, abbiamo un 4 cilindri in linea vecchia scuola che ama girare in alto e che in MV Agusta ritengono capace di spingere questa moto oltre la barriera dei 300 km/h (senza protezione aerodinamica!). Con un peso di soli 186 kg, inoltre, siamo a livelli di prestazioni altissime. Essendo un prodotto quasi sartoriale, ha un prezzo altrettanto esclusivo: 34.000 euro    &nbsp;  2&deg; posto - Ducati Streetfighter V4 SP2 2023: 208 CV  Bench&egrave; con la stessa cavalleria della precedente, mettiamo la la nuova ducatona al secondo posto, per un semplice motivo di prestazioni generali e componentistica che la rendono una moto ancora pi&ugrave; esagerata in termini di esclusivit&agrave; e prezzo finale.  Con questo modello la naked V4 di Borgo Panigale ha raggiunto lo stato dell&#39;arte diventando a tutti gli effetti una superbike scarenata. Un po&#39; di numeri? 208 CV a 13.000 g/min per una coppia di 123 Nm a 9.500 g/min, su un peso a secco di 177 kg (197 o.d.m.). L&#39;elettronica &egrave; presa dall&#39;ammiraglia supersportiva di casa e i particolari in carbonio e titanio si sprecano. Per avere la nuda pi&ugrave; avanzata che Ducati abbia mai prodotto bisogna sborsare la bellezza di 35.390 euro    &nbsp;  1&deg; posto - BMW M1000R: 210 CV  In BMW hanno fatto le cose in grande, quest&#39;anno, e oltre alla S1000R derivata dalla supersportiva carenata RR, &egrave; stata lanciata sul mercato anche la M1000R, dove la prima lettera identifica il carattere estremo del progetto. Infatti in questa configurazione il 4-in-linea bavarese eroga ben 210 CV a 13.750 giri/min (45 CV in pi&ugrave; rispetto alla S 1000 R), 113 Nm&nbsp;a 11.000 giri/min e un peso di 199 kg in ordine di marcia.  Nel gioco dei numeri vince lei, &egrave; la pi&ugrave; potente del lotto e non si discute, ma a conti fatti si tratta di uno scontro molto interessante con la Ducati del secondo posto, sono separate da soli 2 CV i potenza e 2 kg di peso. La vera differenza la fa il prezzo, perch&egrave; per avere la BMW si possono risparmiare pi&ugrave; o meno 12.000 euro rispetto all&#39;italiana: la M1000R costa &quot;solo&quot; 22.850 euro&nbsp;    Top5: le supermono da sparo che hanno fatto storia 

Sono sfacciate, arroganti e cattive. Le hypernaked hanno raggiunto prestazioni da vere supersportive e queste sono le 5 pi&ugrave; potenti che potete portarvi a casa nel 2023. Andiamo ben oltre i 200CV

Top5: le hypernaked pi&ugrave; focose del 2023

Abbiamo incontrato Stefan Pierer, presidente e CEO dell&#39;omonimo Gruppo, uno dei pi&ugrave; importanti a livello europeo nel settore motociclistico. Nell&rsquo;intervista il manager austriaco ha dedicato molta attenzione ad analizzare l&rsquo;operazione MV Agusta, che ovviamente riguarda molto da vicino noi italiani. Ve la proponiamo.  AC: Lo scorso novembre avete acquistato il 25,1% del capitale di MV Agusta. Qual &egrave; la strategia futura per il vostro coinvolgimento nel marchio?  SP: &ldquo;Nell&#39;ambito di quel 25,1%, si sta compiendo il primo passo per lavorare insieme a stretto contatto sui modelli di produzione attuali. Ci occuperemo dell&#39;intera catena di fornitura, acquisteremo tutti i componenti necessari per la produzione di MV Agusta per il prossimo anno e poi, dopo aver finalizzato il tutto, ci occuperemo della distribuzione mondiale del prodotto finito. Questo &egrave; il primo passo per aiutarli a rendere redditizia l&#39;attivit&agrave; dell&rsquo;azienda nel complesso&rdquo;.  Bocciata l&rsquo;operazione Lucky Explorer  AC: Presumibilmente il vostro coinvolgimento non riguarder&agrave; solo la catena di approvvigionamento e la distribuzione di MV Agusta, ma anche alcune strategie di sviluppo del prodotto, come ad esempio la questione se si dovranno produrre le Lucky Explorer 9.5 e 5.5?  SP: &ldquo;Ha ragione, non servono a nessuno, soprattutto non con quel nome. Le moto da avventura sono un grande settore di mercato, ma sono anche il segmento pi&ugrave; difficile e il pi&ugrave; competitivo. Nessuno aspetta un modello del genere da MV Agusta&rdquo;.  AC: E se una moto del genere, marchiata MV Agusta, diventasse una Range Rover a due ruote, quindi una moto da strada di lusso ad alte prestazioni, troverebbe un mercato?  SP: &ldquo;&Egrave; possibile, ma a mio avviso prima di entrare in un nuovo settore con qualcosa di radicalmente diverso dagli standard del marchio, bisogna innanzitutto capire bene quali sono i segmenti di prodotto nei quali MV Agusta si distingue. E c&#39;&egrave; molto da fare&rdquo;.  Punto 1: recuperare lo stile della prima F4    AC: Dunque, che tipo di prodotti dovrebbe produrre MV Agusta?  SP: &ldquo;Il punto di partenza &egrave; l&#39;alta gamma. Non il lusso, l&rsquo;alta gamma. La Brutale sarebbe una buona base per alcuni sviluppi molto belli, ma per me il modello che ancora cattura l&#39;essenza di MV Agusta &egrave; la F4. Quando &egrave; apparsa per la prima volta, 25 anni fa, aveva tanti bei dettagli, era perfetta e molto bella. Purtroppo lo stile si &egrave; perso nell&#39;ultimo decennio, ci sono stati altri problemi di cui occuparsi, e pure Tamburini ha smesso di fare moto. Ma per darvi una notizia nuova, il nostro partner Gerald Kiska - il designer padre, fra l&#39;altro, delle moto KTM, ndr - collaborer&agrave; anche con MV Agusta&rdquo;.  AC: &Egrave; una notizia molto interessante!  SP: &ldquo;Sicuro, perch&eacute; bisogna concentrarsi sulla stabilizzazione della linea di prodotti esistente, sulla pulizia dell&#39;attuale gamma di modelli, pur pensando gi&agrave; al futuro&rdquo;.  AC: Crede che ogni nuovo modello MV Agusta debba essere progettato in Italia?  SP: &ldquo;Si. E abbiamo anche un piccolo problema: ci sono molti bravi designer italiani, ma dopo un paio d&rsquo;anni in Austria, vogliono tornare a casa, all&#39;Hotel Mamma! &Egrave; un problema tipicamente italiano, e abbiamo perso persone molto valide per questo motivo. Noi siamo in grado di attirare i designer italiani e molti di loro stanno gi&agrave; bussando alla porta. Grazie al nostro successo per&ograve;, chiunque cerchi designer, come le aziende tecnologiche, come Polaris, chiunque... tutti vengono da Kiska Design per ingaggiare anche i nuovi arrivati che sono l&igrave; da neppure sei mesi! Cos&igrave; si finisce per formarli, e dopo un paio d&#39;anni spariscono altrove, e questa &egrave; sempre una perdita. Succede da 30 anni, da quando Kiska Design e io ci siamo uniti per salvare KTM. Non ho alcun problema se qualcuno lavora per un concorrente, perch&eacute; pu&ograve; imparare e confrontarsi. Ma con l&#39;operazione MV Agusta, dobbiamo assicurarci di mantenere le persone che scegliamo per lavorare l&igrave;&rdquo;.  MV Agusta deve rimanere un marchio premium!    AC: MV Agusta deve avere qualcosa di pi&ugrave; dei modelli di nicchia di alta gamma: crede che sia necessario avere una gamma di tre cilindri da 800 cc per poter generare volumi?  SP: &ldquo;Certo, oltre all&#39;alto di gamma dobbiamo avere modelli premium di fascia media. Il loro nuovo motore a tre cilindri, il 920-950, &egrave; un ottimo motore, ma ora dobbiamo renderlo conforme all&#39;Euro 5.2, il che &egrave; un po&#39; complicato. Quello che stiamo sperimentando sul mercato &egrave; che molti proprietari di moto di grossa cilindrata nella fascia alta stanno passando a modelli di cilindrata inferiore, perch&eacute; stanno invecchiando e quindi il peso della moto, la guidabilit&agrave;, la maneggevolezza, tutto diventa pi&ugrave; facile. Ho conosciuto diversi motociclisti che sono passati da una 1290 Super Adventure a una 390 Adventure proprio per questo&rdquo;.  AC: Quindi pensa che una 390 Adventure o una 590 Adventure prodotta in Cina con il nome MV Agusta possa andare bene?  SP: &ldquo;No, mai e poi mai! Deve rimanere premium in termini di capacit&agrave;, design e provenienza. Tutte le MV Agusta devono essere prodotte in Italia e la cilindrata pi&ugrave; piccola sar&agrave; la 900 a tre cilindri&rdquo;.  AC: Torniamo alla Range Rover a due ruote: i vostri clienti stanno invecchiando e vogliono qualcosa di pi&ugrave; confortevole, ma con prestazioni elevate. Una MV Agusta Range Rover sarebbe un prodotto valido  SP: &ldquo;S&igrave;, ma prima di lanciare un modello del genere bisogna riconquistare la credibilit&agrave; del marchio, invece di fare cose nuove che non fanno parte del suo patrimonio&rdquo;.  NO ALLE GARE MOTO2 CON MOTORE TRIUMPH    AC: MV Agusta deve gareggiare?  SP: &ldquo;No, e soprattutto non con un motore Triumph a tre cilindri sulla sua Moto2!&rdquo;.  AC: Gli ingegneri KTM si occuperanno dello sviluppo futuro dell&#39;aspetto tecnico dei prodotti MV Agusta?  SP: &ldquo;S&igrave;, di sicuro, li abbiamo gi&agrave; aiutati sui motori fin dal primo giorno della nostra collaborazione, e questo aspetto si amplier&agrave; notevolmente&rdquo;.  L&rsquo;intervista completa, nella quale Stefan Pierer tratta moltissimi aspetti del Gruppo da lui guidato, parla dei vari marchi, del rapporto con gli indiani di Bajaj e i cinesi di CFMoto, la trovate sul numero di maggio di In Moto, in edicola dopo il 20 aprile.  (traduzione e adattamento di Riccardo Matesic) 

A novembre Pierer Mobility AG, la holding che detiene gi&agrave; KTM, Husqvarna e GASGAS, ha rilevato il 25,1% delle quote della casa varesina. Il CEO di KTM traccia il programma futuro di rilancio del brand italiano

MV Agusta, Pierer deciso: &quot;Le Lucky Explorer non servono al marchio. La F4? Perfetta&quot;

Arrivano novit&agrave; importanti relative all&#39;ingresso di KTM in MV Agusta. Oggi infatti la Casa di Schiranna ha annunciato l&#39;uscita definitiva dal concordato preventivo in continuit&agrave; aziendale. Il Tribunale di Varese ha infatti dichiarato la completa esecuzione e la conseguente estinzione della procedura concorsuale, avendo accertato l&#39;integrale pagamento di creditori concordatari e di tutti gli adempimenti connessi.  Il commento del CEO MV, Timur Sardarov  Adesso non resta che attendere l&#39;ingresso ufficiale di KTM come nuovo socio: &quot;Sin dal mio arrivo in MV Agusta l&#39;uscita dal concordato preventivo ha rappresentato uno dei principali obiettivi che il management della societ&agrave; si era posto, ed ha raggiunto, per recuperare la fiducia dei clienti e dei fornitori e poter rilanciare l&#39;azienda - ha dichiarato il CEO di MV, Timur Sardarov -. Nonostante gli effetti negativi conseguenti alla pandemia Covid-19, all&#39;incremento dei prezzi delle materie prime e, nondimeno, allo scoppio della guerra in Ucraina, l&rsquo;impegno, la costanza e la professionalit&agrave; del management di MV Agusta hanno prevalso e hanno consentito di traguardare questo importante risultato. Adesso dobbiamo guardare al futuro con rinnovata fiducia, confortati dal successo che i nostri nuovi modelli stanno ottenendo. La nuova partnership con KTM AG sta gi&agrave; dando una sferzata di energia al nostro business su tutti i fronti, dalla produzione di nuove moto, all&rsquo;espansione del nostro dealers network alla fornitura di un&rsquo;assistenza di primissimo livello a tutti i nostri appassionati clienti. Dopo anni bui abbiamo finalmente creato le condizioni per consentire ad MV Agusta di scrivere un nuovo capitolo della storia del motociclismo&quot;.  MV AGUSTA E KTM: 30 MILIONI IN PI&Ugrave; PER LA NUOVA FASE 

Adesso non resta che attendere l&#39;ingresso ufficiale di KTM come nuovo socio della Casa varesina

MV Agusta, si riparte: pagati tutti i creditori e adempimenti

Sono passati&nbsp;pi&ugrave; di 30 anni dalla vittoria della Elefant, marchiata Lucky Explorer sulle piste africane. Da allora la tecnologia ha fatto un balzo da gigante e la nuova Lucky Explorer 9.5, che raccoglie lo scettro della moto trionfatrice con Edi Orioli, &egrave;&nbsp;senza dubbio una delle novit&agrave; pi&ugrave; interessanti della recente produzione della Casa di Schiranna.&nbsp;Nata dalla voglia di misurarsi con le regine dell&#39;affollato segmento adventouring &egrave; una moto&nbsp;raffinata nella dotazione tecnica e capace di darsi da fare, sia in strada, che in fuoristrada.    MV Agusta Lucky Explorer 9.5: Come &egrave; fatta  La Lucky Explorer 9.5 &egrave; destinata a competere con le enduro di segmento medio-alto. Il motore a 3 cilindri in linea della 9.5 &egrave; stato sviluppato dalla stessa MV Agusta. Con albero a gomiti controrotanti, 81 x 60,2 mm di alesaggio e corsa, una cilindrata totale di 931 cc, il motore &egrave; accreditato di 124 cv a 10.000 giri/min e 102 Nm di coppia a 7.000 giri/min.  Sul fronte della ciclistica spiccano il telaio in acciaio al&nbsp;cromo-molibdeno abbianto a forcellone posteriore a due bracci in alluminio, con un monoammortizzatore Sachs completamente regolabile e forcella telescopica a steli rovesciati da 48 mm anche lei completamente regolabile. L&#39;escursione delle sospensioni &egrave; di 220 mm all&#39;anteriore e 210 mm al posteriore. Le ruote sono tubeless a razze incrociate.&nbsp;  Scopriamo come v&agrave; la Lucky Explorer 9.5 nella nostra video-prova:    COME CAMBIA: MV AGUSTA LUCKY EXPLORER 9.5 PROTO VS. SERIE 

Un nome che porta sulle spalle un passato carico di gloria per una delle novit&agrave; pi&ugrave; interessanti della recente produzione della Casa di Schiranna. Raffinata nella dotazione tecnica e capace di darsi da fare, sia in strada, che in fuoristrada

Prova Lucky Explorer 9.5: una importante eredit&agrave; VIDEO

È senza dubbio una delle novità più interessanti della recente produzione della Casa di Schiranna, nata dalla voglia di misurarsi con le regine dell'affollato segmento adventouring. Una moto, la nuova Lucky Explorer 9.5, raffinata nella dotazione tecnica e capace di darsi da fare, sia in strada, che in fuoristrada, come vi raccontiamo in questo video. Clickate play e buona visione!

Video prova: MV Agusta Lucky Explorer 9.5

Confermate le specifiche tecniche della nuova enduro che omaggia la Cagiva Elefant. Motore a 3 cilindri con albero a gomiti controrotanti, cilindrata totale di 931 cc, elevato rapporto di compressione di 13,4:1, due alberi a camme in testa, 12 valvole, 124 cv a 10.000 giri/min e 102 Nm di coppia a 7.000 giri/min. Il telaio principale in cromo-molibdeno è rinforzato lateralmente e con due travi imbullonate, presente un monoammortizzatore Sachs completamente regolabile. Sempre di Sachs è la forcella telescopica anteriore a steli rovesciati da 48 mm completamente regolabile. L'escursione delle sospensioni è di 220 mm all'anteriore e 210 mm al posteriore. Le ruote tubeless a razze incrociate, con pneumatici 90/90-21 anteriori e 150/70-18 posteriori opzionali, i freni dotati di due dischi da 320 mm e pinze monoblocco Stylema a quattro pistoncini montati radialmente all'anteriore e di un disco da 265 mm e una pinza a due pistoncini, sempre della Brembo, al posteriore, completano il quadro assieme all'ABS targato Continental

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