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Ducati Multistrada 950: il test su strada

Si, sotto un vestito conosciuto (la Multistrada 950 presentata all'EICMA è esteticamente molto simile alle sorelle maggiori) c'è tanto carattere, tanta personalità. Il motore, che deriva da quello debuttato sull'ultima Hypermotard ma ha specifiche dedicate, è potente ma, soprattutto, dolcissimo ai bassi regimi. In città si guida con piacere e parte del merito va anche alla sella bassa da terra (840 mm) e al peso ridotto (204 kg a secco). 

SI GESTISCE CON I TASTI - Quando c'è da guidare davvero l'anima Ducati, sportiva, non tarda a manifestarsi: il bicilindrico spinge forte a partire dai medi e l'allungo sembra non finire mai. A rendere tutto più facile e gestibile pensa l'elettronica: semplicemente agendo sui tasti a manubrio si può modificare la mappatura motore (attraverso 4 Riding Modes- Urban-Touring- Sport- Enduro), settare la modalità di intervento dell'ABS (su tre livelli) e il controllo di trazione (su 8 livelli).

LA TARATURA PRIVILEGIA IL COMFORT - Contrariamente alle versioni di maggiore cubatura le sospensioni sono di tipo tradizionale, quindi non controllate elettronicamente, ma sono completamente regolabili. La taratura standard privilegia il comfort di marcia ma non per questo la moto appare nervosa o instabile, anzi. 

POCHI APPUNTI - Difetti? Pochissimi: il cambio non è morbidissimo e la posizione di guida è molto raccolta anche a causa dello spessore dei gommini antivibrazioni posizionati sulle pedane poggiapiedi. Anche la frizione, a cavo, non entusiasma per la modulabilità. Per il resto, tutto il resto, non sono che voti positivissimi: la Multistrada 950 è una delle Ducati più facili, versatili e divertenti di sempre. Il prezzo? 13.890 per averla bianca, 200 euro in meno per la rossa. Il Ducati Safety Pack (quindi ABS e COntrollo di trazione) sono di serie, entrambi regolabili come detto.