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Test Honda CB1000GT: i voti del #Sottoesame

Mettere insieme cuore e cervello nel mondo delle moto è una sfida: le moto pratiche raramente emozionano, quelle emozionanti spesso sacrificano comodità e affidabilità. Honda ci prova con la nuova CB1000GT, sport-tourer che concilia concretezza e passione motociclistica. Partendo dalla base tecnica della Hornet, con motore e telaio collaudati, Tokyo ha curato sovrastrutture e dettagli che rendono la guida piacevole in ogni contesto: dalla brillantezza tra le curve al comfort dei viaggi più lunghi, ampliando la platea di potenziali motociclisti interessati.
Di seguito, l’analisi dettagliata nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati a design, contenuti tecnici, comportamento dinamico e rapporto qualità/prezzo. Sul numero 12 in edicola un ampio approfondimento, mentre sul numero 1 di InMoto la prova completa. 

 

TEST HONDA CB1000GT: DESIGN

Il frontale dai tratti taglienti comunica aggressivita. Si parte del doppio faro che, quasi a stringere la mano con il motore 4 cilindri, sfrutta il gruppo ottico della vecchia Fireblade; da qui i designer di Tokyo tracciano linee appuntite che guardano... alla curva che verrà. Tratti del frontale che vengono accompagnate ma ammorbidite dal serbatoio ampio e svasato sui fianchi per favorire l'inserimento in sella. Conclude il tutto un codino dal piglio sportivo completato da due pratici maniglioni per il passeggero. Un risultato che ci piace pur notando una certa tendenza dell'insieme, nella zona anteriore, a spingere "in su" le forme della moto. Quasi come le moto-manga.

VOTO 7,5

TEST HONDA CB1000GT: CONTENUTI TECNICI

La CB1000GT eredita il quattro cilindri della CBR1000RR Fireblade, visto su Neo Sports Cafè e Hornet, con 150 CV e una coppia massima di 102 Nm a 8.750 giri/min, erogata 250 più in basso della naked, per maggiore guidabilità. Il telaio in tubi d’acciaio riceve un telaietto rinforzato, forcellone allungato di 16 mm e avantreno con avancorsa che diminuisce di 8 mm, bilanciando stabilità e agilità. La sella sdoppiata (con porzione pilota e passeggero con maggiore schiumato) garantisce spazio e abitabilità a bordo, mentre le sospensioni elettroniche Showa EERA regolano automaticamente assetto e risposta sulla base dei 4 riding mode. L’ABS Cornering, supportato dalla IMU a sei assi, assicura sicurezza anche nelle pieghe più impegnative. La dotazione di serie è completa: parabrezza regolabile su cinque posizioni (e 81 mm di escursione), valigie laterali di serie da 65 litri totali, Cruise Control, manopole riscaldabili, paramani, cavalletto centrale e Quickshifter. La tecnologia di bordo si completa con display TFT da 5” con Honda RoadSync, Smart Key e indicatori di direzione a spegnimento automatico con funzione ESS. L’impianto frenante include pinze radiali a quattro pistoncini e doppi dischi da 310 mm. Il peso è contenuto a 229 kg, ben bilanciato e facile da gestire da fermo. 
VOTO 9

TEST HONDA CB1000GT: COMFORT E ERGONOMIA

Honda ha ridisegnato completamente l’ergonomia della CB1000GT, creando un triangolo di seduta ottimizzato per le lunghe percorrenze. Il manubrio è più alto, largo e vicino al pilota, le pedane sono avanzate e abbassate rispetto alla naked, e la seduta di 825 mm è ampia e più imbottita. Il passeggero guadagna 40 mm in altezza e dispone di supporti solidi. Il risultato è una moto che mette subito a proprio agio: la posizione naturale e rilassata consente di macinare chilometri senza affaticamento. In autostrada il cupolino protegge bene, con un po’ d’aria percepibile sul casco a velocità elevate, risolvibile con il parabrezza maggiorato opzionale.

VOTO 9

TEST HONDA CB1000GT: PIACERE DI GUIDA

Trovare dei difetti a moto così è impresa ardua. Alla guida, la CB1000GT trasmette un’emozione immediata: il quattro cilindri si conferma sorprendentemente versatile, morbido e collaborativo sotto i 6.000 giri, quasi “burroso”, ma appena si supera questa soglia si risveglia con una spinta piena, progressiva e coinvolgente. In modalità Standard e Tour regala una guida elegante e controllata, ideale per i trasferimenti quotidiani o i lunghi tragitti, mentre la Sport restituisce tutta la vivacità che ci si aspetta da un mille, con un’erogazione lineare e prevedibile che consente di maltrattare il gas con fiducia e senza esitazioni. Solo un po’ più di coppia ai medi regimi avrebbe esaltato le uscite dalle curve lente, ma anche così la moto rimane appagante. Il comparto frenante è potente e modulabile all’anteriore, con un posteriore che mostra solo un leggero intervento anticipato dell’ABS nelle situazioni più sportive, senza però compromettere la sensazione di controllo. Il peso di 229 kg è ben distribuito, e la moto resta naturale in curva, precisa nei movimenti rapidi e stabile sul veloce, confermando l’armonia generale del progetto. Tutto sembra studiato per emozionare ma senza complicare la guida: comandi retroilluminati intuitivi, Quickshifter morbido e preciso, vibrazioni praticamente assenti se non qualche fremito intorno ai 6.500 giri. 

VOTO 9

TEST HONDA CB1000GT: RAPPORTO QUALITA'/PREZZO

Il prezzo indicativo (non è stato dichiarato al momento), intorno ai 14.000 euro (la disponibilità è dalla primavera 2026), rende la CB1000GT una proposta molto interessante nel segmento delle sport-tourer considerando dotazione di serie e qualità dinamiche. Che dire, del concetto Hornet non si butta proprio via niente. Ed è un bene.
VOTO 9,5

TEST HONDA CB1000GT: CONCLUSIONI

La Honda CB1000GT mantiene la promessa che l’ha generata: unire ragione e passione. È potente quanto basta (ma ci sarebbero piaciuti un pelo di Nm di coppia in più dai 4.000 ai 6.000 giri immolando qualche cavallo), accessibile sempre, comoda nell'uso di tutti i giorni, nei lunghi viaggi e frizzante quando sale il richiamo della sportività su strada. Inoltre abbiamo una elettronica comppleta ma mai invadente, capace di regalare il migliore supporto alla guida. Il tutto senza chiedere in cambio grossi sacrifici in fatto di esborso.

Voto finale 8,8