Brembo ha sventolato bandiera bianca il 16 marzo. In queste lunghe settimane di chiusura ha fatto il possibile per far sentire il proprio sostegno, donando 1 milione di euro a tre strutture bergamasche in prima linea nella battaglia al coronavirus. L’azienda leader nel settore degli impianti frenanti, inoltre, ha riorganizzato la produzione, gli stabilimenti e ha preso ogni misura di sicurezza necessaria per proteggere, alla ripresa del lavoro, la salute dei dipendenti. Ma adesso Brembo è pronta a ripartire, seppur parzialmente, proprio in questi giorni.
Pronti per la fase 2: le iniziative per tornare in moto [Aggiornamento]
Un nodo fondamentale
L’importanza di Brembo all’interno dell’industria dei motori è fondamentale. L’azienda fornisce di componenti OEM un altissimo numero di modelli di moto (e anche di auto), quindi la sua ripartenza è un segnale forte per tutto il settore.
Condizioni necessarie
Per ripartire, però, è necessario rispettare rigidi protocolli. Gli stabilimenti Brembo nelle sedi di Curno, Mapello e Sellero sono stati disinfettati e sanificati. Allo stesso modo, i dipendenti devono poter lavorare in sicurezza: oltre a essere obbligatorio l’uso della mascherina, viene misurata la temperatura di ogni persona che acceda alle strutture e sono stati installati dei dispenser di disinfettante per le mani.
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