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Ducati Multistrada V4: ecco come potrebbe essere

La Multistrada si fa più cattiva. Da tempo vista in azione durante i primi collaudi dei prototipi in mano ai tester Ducati, la Multistrada V4 è attesa al debutto quest'anno, in occasione della classico appuntamento con la World Première che precede EICMA.

Fino ad oggi non ci sono - come ovvio - dati tecnici ufficiali che riguardano la nuova sport tourer di Borgo Panigale, ma dalle prime immagini, e da qualche nuova indiscrezione, possiamo inizare a fare un primo punto su cosa ci si può attendere per la fine del 2020 e i primi mesi del 2021, quando, cioè, la Multistrada V4 arriverà sul mercato.

Secondo fonti autorevoli, il motore in questa configurazione (che potrebbe anche essere caratterizzato da una diversa cilindrata rispetto alla Panigale V4) avrà una potenza nell’ordine dei 190 CV, con un’erogazione più dolce e lineare ai bassi-medi regimi. Giusto per mettere le cose in chiaro con la concorrenza più agguerrita, ovvero BMW S 1000 XR e KTM 1290 Super Duke GT.

Multistrada V4: nuovo Front Frame?

Con le poche foto a disposizione è difficile fare valutazioni certe. Il telaio potrebbe essere una rivisitazione del front frame impiegato per la Panigale, rivisto e ricalibrato in funzione del nuovo progetto Multistrada V4. Ritroveremo anche il forcellone monobraccio.

Il look riprende il family feeling “Multi” (in copertina ne abbiamo immaginato le forme con un nostro render), e le dimensioni non dovrebbero discostarsi molto da quelle dell’attuale.

Multistrada V4: tecnologia avanzata

Di sicuro la nuova Multistrada V4 sarè una tra le moto più tecnologicamente evolute. Non è un segreto che Ducati sia tra le aziende più attente alla sicurezza: furono i primi a equipaggiare una scrambler di ABS Cornering. Non molto tempo fa (aprile 2018) un lungo ed esplicativo comunicato Ducati dichiarava che, entro il 2020, una tra le loro moto avrebbe utilizzato l’ARAS (Advanced Rider Assistance Systems), l’avanzato sistema di radar in grado di monitorare la zona circostante al veicolo durante la guida.


L’azienda bolognese cominciò a lavorare sull’ARAS nel 2016, in collaborazione con il Politecnico di Milano. Una tecnologia presente da parecchio nel mondo auto (si chiama ADAS) e che Audi, proprietaria di Ducati, ha contribuito molto a sviluppare... Con il radar si possono per esempio segnalare i veicoli presenti nell’angolo morto, la zona oscura  dello specchietto, o gestire sistemi come il cruise control adattivo, che mantiene la distanza dal veicolo che precede e avvisa o decelera il veicolo in caso di rischio d’impatto frontale.

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