Fonti della polizia di Long Island hanno confermato che nella galleria di Billy Joel tra sabato e lunedì mattina è avvenuta un’irruzione: malintenzionati rimasti ancora ignoti si sono aperti un varco in una porta a vetri che conduce al garage; gli scassinatori hanno quindi distrutto parte dell’amata collezione di motociclette del musicista americano. Ben 12 delle sue moto sono state vandalizzate, mentre non è stato toccato il suo pianoforte.
Non è stato riscontrato alcun furto. Ma allora, quale potrebbe essere stata la motivazione del gesto? La struttura è stata vandalizzata e 12 delle sue motociclette sono state seriamente danneggiate. Forse l'obiettivo era proprio questo: distruggere ciò che Bill ama di più, le sue moto.
PASSIONE SFRENATA
Billy Joel ha un amore sfrenato per le due ruote motorizzate e quasi dieci anni fa ha aperto al pubblico la sua collezione ‘20th Century Cycles’ a Oyster Bay, a Long Island, nei pressi di New York.
L’artista newyorkese percorre in moto migliaia di chilometri l’anno, spesso prendendo moto a noleggio anche durante le sue tournée per i concerti. Una caduta nel 1982 gli era quasi costata la sua carriera da musicista: nell’impatto il pollice sinistro si era fratturato in più punti, e si era lussato il polso destro.
Billy Joel ha diverse moto italiane nella sua collezione e una volta ha dichiarato di aver noleggiato una Moto Guzzi V7 Classic sul Lago di Como, definendola poi come la sua moto preferita.
IL PARCO GIOCHI
Il portale VanityFair.com ha ritrovato un'intervista rilasciata a Playboy nella primavera del 1982, quando la collezione di Joel comprendeva solo quattro motociclette.
“Andare in moto è come fare un giro nel parco di divertimenti”, aveva detto Billy Joel. “È pericoloso: lì fuori sono tutti pronti a prenderti. Passa un camion e può farti finire fuori strada. Le auto si muovono costantemente di fronte a te come se non ci fossi... Giochi costantemente a scacchi: ti cancella tutti i pensieri dalla testa. Quando scendi dalla moto, ti dici: ‘Accidenti, ce l'ho fatta’".
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