Continua la ricerca sulle batterie per alimentare le moto elettriche, un mondo che fatica a prendere piede – se paragonato a quello delle auto – data la poca autonomia e le basse prestazioni dei modelli green. I motociclisti, si sa, fanno attenzione a stile, emozioni e velocità, fattori che i motori elettrici devono ancora migliorare. Ci prova Nawa Technologies, che lavora sulla gestione dell’energia all’interno del motore con ottimi risultati.
Il sistema Nawa
Nawa è specializzata nello sviluppo di batterie e sistemi di ricarica high-tech. Combinando nano-tecnologie e “clean technologies” (ecosostenibili), riesce a produrre un unico elettrodo da incorporare nell’Ultra Fast Carbon Battery, il sistema progettato da Nawa in grado di immagazzinare molta più elettricità per un tempo di ricarica velocissimo. La nuova tecnologia è detta Ultracapacitor e tra le sue applicazioni trova la NawaRacer, la prima moto elettrica alimentata in questo modo.
Tecnologia ibrida
Per spingere il concept, l’Ultracapacitor si combina con le celle agli ioni di lito Nawa, permettendo una potenza dieci volte superiore alle normali batterie e un’energia cinque volte più alta rispetto alle comuni moto elettriche. Sono promesse ambiziose, che dimostrano quanto potenziale ci sia ancora da scoprire dal mondo EV.
Mai così leggera
NawaRacer ha un peso dichiarato in appena 150 kg, impressionante se pensiamo ai problemi di bilancia causati di solito dalle batterie. La batteria di Nawa è ridotta anche nelle dimensioni e sostiene la moto per un’autonomia di 300 km, con un tempo di ricarica da pit-stop: 80% in un’ora grazie alla combinazione Ultracapacitor-ioni di litio. Ispirata alle café racer anni ’60, la NawaRacer si permette un picco di velocità di 160 km/h e sembra davvero che possa essere uno scatto veloce e deciso verso un futuro in cui peso e prestazioni non saranno più un problema, anche se a farci correre saranno delle batterie.
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