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Piaggio Sì: da erede del Ciao a icona di fine millennio

Se provate a chiedere a una persona qualsiasi qual è il motorino più famoso oltre alla Vespa, avrete buonissime possibilità che risponda "Ciao" per due motivi: o non intende prestarvi attenzione, o si riferisce al mitico tubone di piaggio, super economico che ha spopolato negli anni '60 e '70 come alternativa meno raffinata alla Vespa. Qualcuno, però, potrebbe anche rispondervi "Sì", perchè per una generazione di giovanissimi tra '80 e '90, il riferimento assoluto era lui, l'erede del Ciao.

Da sostituto a doppia scelta sul listino

Il primo Ciao venne presentato nel 1968, il Sì avrebbe dovuto sostituirlo nel 1979, ma in realtà entrambi rimasero sui listini Piaggio insieme, fino al nuovo millennio. Paradossalmente, due motorini della stessa categoria e con prezzi più o meno simili, hanno avuto la fortuna di non sovrapporsi nelle scelte dell'utenza, e per tutti gli appassionati le differenze fra i due erano palesi: il Ciao è quello classico, dallo stile iconico e inconfondibile e adatto a persone di tutte le età, mentre il Sì è quello giovane, sbarazzino e moderno.

Chi scrive ha avuto la sua prima esperienza su due ruote a 12 anni grazie a un Sì, quello di mio zio, lanciato a tutta velocità nel terreno dietro casa quando lui era a lavoro. Ovviamente, per me, l'icona dei tuboni è lui, e per tutti quelli che come me sono stati giovanissimi quando il Sì spopolava, il "papà, me lo compri" era solo ed esclusivamente per lui. Il Ciao? roba da commuter cittadini attempati, da impiegati comunali... di quelli che sul motorino mettevano le borsette morbide invece che andare in giro con lo zaino Invicta.