Sono giorni dedicati alla BMW R 1300 GS, che per la prima volta dopo 10 anni rivoluziona completamente il concetto e porta la regina delle crossover europee ad un livello superiore, proiettando il modello nel futuro. Si parla molto soprattutto della sua estetica di rottura, diversa dal passato e molto personale, come del resto lo sono state tutte le sua progenitrici. L'occasione è ghiotta per fare un piccolo recap di tutte le versioni, dal sorprendente debutto del 1980 agli anni di dominio del mercato italiano, fino alla più recente della famiglia.
R 80 G/S - 1980
La sigla debutta su questa moto, una curiosa enduro dalle dimensioni molto abbondanti che all'inizio hanno confuso un po' l'utenza. Rispetto alle svelte moto da regolarità di quegli anni sembrava impacciata, pesante, troppo grossa, ma in BMW hanno avuto una sola idea in testa quando hanno creato questa moto: viaggiare senza mai fermarsi, a prescindere dalla strada che passa sotto le ruote. Per questo l'impostazione ciclistica è da enduro, ma la comodità è ispirata dai modelli turistici bavaresi, con grande sella, spazio per passeggero e bagagli.
Si è immediatamente fatta conoscere per le sue caratteristiche di inarrestabile tuttoterreno, una novità che ha portato molti motociclisti ad attraversare anche tutto il mondo con lei, o magari a partecipare alle gare di lunga percorrenza nei deserti come la Parigi-Dakar, che questo telaio e questo motore boxer ha vinto diverse volte. Il motore boxer da 797cc e 52 CV spinge bene, è potente il giusto e la ciclistica non è sveltissima ma equilibrata e stabile. È l'inizio della leggenda.