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L'amore per le due ruote? Le nuove teorie evoluzionistiche lo spiegano

Vi siete mai chiesti da dove arriva questa infinita passione per le moto? E' una cosa che abbiamo dentro, probabilmente da quando siamo nati, ed è parte della nostra essenza. Siamo attratti in modo magnetico dai mezzi che si spostano nello spazio, dalla tecnologia che li spinge e dal piacere di guidarli, ma perchè proviamo queste sensazioni? C'è una spiegazione logica? Gli studi evoluzionistici ci aiutano, e vale la pena prenderli in considerazione per capire meglio chi siamo.

Siamo "scimmie artificiali"

Partiamo dal principio, quello vero: l'uomo è diventato quello che è ora grazie all'utilizzo degli oggetti. Quando eravamo poco più che scimmie, 2,2 milioni di anni fa, abbiamo scoperto che con le pietre potevamo aprire le noci e uccidere gli animali, e da questo momento l'evoluzione subì una brusca accelerata. Ci sono altri animali, però, che utilizzano oggetti per procurarsi cibo e provvedere alla propria sicurezza, cosa ci rende così speciali?

Secondo recenti studi di archeologia, quello che ha causato un netto distacco fra certi ominidi e altri primati (che sono rimasti tali) è non tanto la scoperta dell'uso degli oggetti, ma quella di utilizzarli come strumenti per costruirne di altri. Ad esempio usare una semplice pietra affilata per costruire un bastone appuntito per pescare. Questo cambia un po' la prospettiva e mette sul piatto la teoria che il genere Homo sia diventato tale non perchè ha scoperto il fuoco o perchè ha iniziato a lanciare le pietre, ma solo dopo l'invenzione dei primi oggetti complessi. In sostanza, non siamo noi ad aver creato la tecnologia, ma è la tecnologia ad aver creato l'Homo Sapiens, e questo è il ragionamento alla base della teoria della "Scimmia Artificiale", sostenuta dall'archeologo Timothy Taylor.