Sicuramente conoscete qualcuno che soffre d'ansia, o siete voi stessi a portare dietro il peso di questo disturbo. Si tratta di un malessere così diffuso che si ritiene essere la patologia più diffusa su questo pianeta, che accompagna la vita di non meno di 270 milioni di persone. Il disturbo d'ansia, però, non viene trattato come si dovrebbe e soltanto una forbice fra il 15% e 20% delle persone che ne soffrono viene effettivamente sottoposto a un trattamento, che sia farmacologico o psicoterapia. E tutto questo cosa c'entra con le moto? Molto, e vi spieghiamo perchè
Perchè abbiamo l'ansia?
Molti di noi si portano dietro questo problema dalla gioventù, spesso dall'adolescenza, e per tanti è diventato uno scomodo compagno a cui ci si è - giocoforza - abituati. I sintomi sono complessi e molto ampi, diversi per chiunque ne soffre, ma generalmente si tratta di palpitazioni e un senso generale di paura e pericolo, che induce la mente a circoli viziosi di pensieri negativi e perdita di autostima e controllo. Nei casi più gravi si accompagna con attacchi di panico, depressione e isolamento dalla vita sociale. Per chi ne vuole sapere di più, questo link è un'introduzione molto valida.
L'ansia non è un disturbo che si può trattare con antibiotici o antivirali, è dentro la nostra testa ed è causato da traumi psicologici, vita stressante, relazioni poco sane e dalla stessa società che ci spinge ad essere sempre al limite delle nostre performance e ci stimola con esempi di vita poco realistici e pretenziosi. Si può gestire in vari modi e nelle terapie psicologiche di tipo comportamentale è sempre più diffuso l'utilizzo della mindfulness, che è molto simile ad un'altra attività che a noi piace molto: andare in moto
Perchè associare una terapia utile per trattare l'ansia e la nostra passione? La mindfulness (che letteralmente significa "consapevolezza", qui un link che ne parla in maniera dettagliata) è una pratica mentale che deriva dalla meditazione e dalla tradizione buddhista e che punta alla presa di coscienza della nostra persona nel momento presente. In pratica è una sorta di presa di coscienza e un'osservazione di chi siamo, dove siamo e cosa proviamo, che ci aiuta ad avere un contatto più oggettivo con noi stessi riconoscendo e isolando i pensieri nocivi che alimentano l'ansia.