E' comune pensare che l'utilizzo quotidiano di una moto porti ad un netto risparmio, quando la si confronta con un'auto. Andare a lavoro e fare la spesa, andare a trovare amici e parenti, uscire la sera e nei weekend, sono cose che si possono fare sia con due che con quattro ruote, ed entrambe le soluzioni hanno pregi e difetti peculiari che non possiamo non considerare quando decidiamo che mezzo usare.
Prezzo di acquisto e abbigliamento tecnico
Sul prezzo di acquisto di una moto non ci sono troppi dubbi: mediamente si spende meno rispetto a un'auto. Per un'utilitaria a quattro ruote che permetta anche decenti prestazioni nelle lunghe distanze, oggi si spendono più o meno sui 20.000 euro, mentre per un mezzo a due ruote comodo ed equipaggiabile con borse, possiamo spendere tranquillamente la metà. In entrambi i casi consideriamo prodotti di fascia media/economica. Se si vuole andare sul premium, invece, con le moto possiamo superare i 30.000 euro, mentre con le auto la scala verso i 100.000 è costellata di auto tedesche. Ovviamente, se si vuole risparmiare, non si punta ai mezzi costosi.
L'usato è un mondo a parte, ma la regola è più o meno è la stessa: se consideriamo una moto tuttofare di cilindrata media e non troppo vecchia (per esempio Suzuki V-Strom 650 o Kawasaki Versys 650) si spendono intorno ai 5.000 euro, se immaginiamo un'utilitaria con le stesse condizioni ed età, ci troviamo a spendere tra i 7 e i 10.000 euro.
Quello che veramente fa la differenza, in questo caso a sfavore del motociclista, è l'extra spesa per l'abbigliamento tecnico. Se una persona si vuole sentire ben protetta con prodotti di qualità (qui vi consigliamo di non badare troppo a spese, quando si tratta di vestirsi sicuri), è facilissimo superare i 1.000 euro e non impossibile sforare i 2.000 fra casco, giacca, pantaloni tecnici, guanti, stivali e paraschiena. Paradossalmente, se prendete una moto usata, si potrebbe anche equiparare la spesa dell'auto.