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Limiti di velocità diversi per moto e auto, proposta bocciata

Una proposta del Parlamento europeo che prevedeva limiti di velocità diversi per le moto rispetto alle auto, con validità per tutto il continente, è stata bocciata.

Come avrebbe funzionato il sistema

Il programma, presentato all'inizio del 2023 dalla relatrice Karima Delli, è stato respinto dal Parlamento europeo a dicembre. Se fosse passato, avrebbe implementato un sistema che avrebbe dato limiti di velocità diversi alle moto rispetto alle auto attraverso limiti diversi per i possessori di differenti patenti. Ad esempio, un motociclista con la patente A1 sarebbe stato limitato a non più di 90 km/h, uno con la A2 a non più di 100 km/h e uno con la A a non più di 110 km/h. Alla base del piano vi era l'idea era che i motociclisti meno esperti sarebbero stati limitati a velocità inferiori e quindi avrebbero corso meno rischi sulla strada rispetto allo standard attuale, in cui tutte le moto rispettano lo stesso limite di velocità.

"Proposta ridicola e pericolosa": ecco perché

Tuttavia, il segretario generale della FEMA (la federazione delle associazioni di motociclisti europei), Tim Waal, ha definito la proposta "ridicola e pericolosa", affermando che scoraggerebbe le persone dall'andare in moto o in scooter. "La velocità diversa per i diversi titolari di patente è la proposta più ridicola e pericolosa che abbia mai sentito da molto tempo a questa parte. Questo non solo scoraggerebbe molti utenti della strada a passare alle due ruote, ma metterebbe anche i motociclisti in una situazione di inaccettabile sicurezza. Una vittoria come questa dimostra ancora una volta quanto sia importante avere organizzazioni di motociclisti forti in tutta Europa".

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