Home

Test

Special

Scooter

Green

Turismo

Accessori

Abbigliamento

InMoto

LISTINO

Occhio alle moto: sembra che il pilota automatico Tesla non le veda

L'Autopilot della Tesla è di nuovo nell'occhio del ciclone. Nonostante l'alto livello di tecnologia vantato dalla Casa automobilistica, infatti, due incidenti avvenuti a luglio, che sembrano coinvolgere proprio dei veicoli con il pilota automatico inserito, hanno fatto puntare ancora una volta il dito verso questo sistema, che sembra non riconoscere le moto. Sì, perché le collisioni di cui si parla riguardavano proprio loro. Da qui si è aperta un’indagine. A studiare il caso è sceso il governo federale e da quanto riferisce l’Associated Press, c’è il dubbio se Tesla riesca effettivamente a individuare moto e motociclisti anche di notte.

Le indagini

I sinistri di cui si è parlato sono avvenuti entrambi nel mese di luglio. Il primo è stato a Riverside, in California. L’auto che ha causato l’incidente provocando la morte del pilota è stata una Model Y che ha tamponato la motocicletta. L’altro, nello Utah, a distanza di qualche settimana ha avuto come protagonista una Model 3 e anche in questo caso ha causato il decesso del pilota. Chi era alla guida della Tesla ha poi confermato che in quel momento era stato impostata la guida automatica, mentre per quanto riguarda il primo incidente non si conosce bene la dinamica, ma la NHTSA pensa che il pilota automatico fosse stato messo anche in quel caso.

Il dubbio c’è, considerati questi due episodi. Si sta pensando che il sistema di rilevazione delle vetture di Tesla a volte non riesca a individuare le moto di notte. Ma non è finita qui perché l’Office of Defects Investigation dell'NHTSA sta indagando anche su altri 11 incidenti che hanno come “problema” il pilota automatico di Tesla che non riesce a riconoscere alcuni veicoli. Si è supposto che il motivo risiedesse nel fatto che il forward-looking radar sensor fosse stato tolto. Non si ha una risposta certa a queste domande, le dinamiche riguardo questi avvenimenti sono ancora sotto studio e perciò una risposta ufficiale ancora non è stata data.

IL PROGRESSO DEL DIGITALE: DAL 2023 LA PATENTE AVRÀ UN QRCODE