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L'ala posteriore di Aprilia arriverà anche sulle moto di serie?

Nei test del Mugello, prima della gara di MotoGP, Lorenzo Savadori ha portato in pista una soluzione tecnica aerodinamica che prima o poi tutti si aspettavano: l'ala posteriore. La soluzione provata dal collaudatore Aprilia non fa altro che seguire il concetto delle ali frontali, stabilizzando il posteriore alle alte velocità e garantendo una maggiore deportanza quando il pilota è in posizione aerodinamica in sella. Ovviamente quando il busto è più eretto, il flusso d'aria sull'ala è interrotto, quindi funziona bene o male solo in rettilineo. I feedback sono stati più o meno positivi (in alcune situazioni si è notato una minima oscillazione dell'aletta,ndr) e vedremo, dunque, se verrà adottata anche in gara dai piloti ufficiali... e se verrà convertita in elemento estetico/funzionale anche per le moto di serie

Stanno diventando delle Formula 1

Quello che vediamo in pista nel Motomondiale è un'evoluzione aerodinamica rapida e concreta, e non è un caso se le ali sul frontale stanno diventando sempre più grandi e simili ad ali di Formula1, perchè è lì che la ricerca e lo sviluppo di soluzioni ad alta deportanza offre la sua massima espressione. E se l'ispirazione è quella, l'arrivo di elementi deportanti anche sul codino era solo questione di tempo.

I test su questo nuovo alettoncino posteriore continueranno e di sicuro verranno portati avanti anche dagli altri costruttori. Aprilia e Ducati sono i pionieri nella sperimentazione aerodinamica in questi ultimi anni di MotoGP, il che ci fa pensare che sarà principalmente una ricerca portata avanti da loro, come già successo con le ali anteriori.