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Moto vietate ai calciatori, ma c’è chi della regola non ne vuole proprio sapere!

Essere un calciatore è uno dei più grandi sogni per ogni giovane ragazzo, una vita di lusso, denaro e fama che chiunque vorrebbe vivere. Per un giocatore di calcio però, soprattutto per chi è ai massimi livelli, esistono delle regole ferree da seguire imposte proprio dalle società: una tra queste è il divieto assoluto di viaggiare in moto.

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Il precedente

“Un giro in moto e poi si va agli allenamenti, ma se mi faccio male chi lo dice al mister?”. È proprio questo il motivo per cui le società di calcio non permettono ai giocatori di viaggiare sulla propria due ruote e se ci si pensa in effetti è molto raro vedere un calciatore insieme ad una moto. Questo divieto non è ovviamente stato deciso all’improvviso, ma ha alle spalle una storia significativa: nel 2009 infatti, il portiere del Tottenham Carlo Cudicini fu ricoverato d’urgenza a seguito di un incidente in sella alla sua moto nella zona londinese di Walthamstow. Dall’ospedale la diagnosi fu chiara: polsi e bacino fratturati, insomma un bel guaio per l’estremo difensore e di conseguenza per la sua società. Ancora più vicini a noi, nel tempo e nello spazio, i casi, purtroppo tragici, dei due ragazzi delle giovanili laziali deceduti per violenti sinistri in motorino, quello di Mirko Fersini nel 2014 e di Daniel Guerini nel marzo del 2021.

Nonostante ai calciatori sia vietato (in alcuni casi è più una regola non scritta) quindi viaggiare in moto per scongiurare il rischio di danni fisici che potrebbero portarli lontano dal campo, c’è chi in barba a questa regola se ne va in giro in totale relax in sella alla sua Harley-Davidson V-Rod per le vie di Milano. Chissà se Pioli avrà apprezzato o meno, ma infondo si può davvero vietare di fare qualcosa a Zlatan Ibrahimovic?

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