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20 anni dell'Aprilia Tuono (parte 3): l'avvento del V4

Correva l'anno 2009 e la rivoluzione Aprilia si mostrò al mondo in due versioni RSV4 R per la strada, RSV4 Factory per la pista. L'obbiettivo era ambizioso: dominare la scena delle supersportive e il mondiale Superbike con un prodotto eccellente dotato di un raffinato motore V4... e ci sono riusciti! Due anni dopo, nel 2011, è arrivata anche la Tuono V4 e pure la dinastia della streetfighter cambiò i connotati.

Mega potenza, mega ciclistica, mega tutto

Non è facile rivoluzionare così tanto un progetto che già funzionava. Ci vuole coraggio a cestinare il miglior bicilindrico in circolazione per sostituirlo con un quadricilindrico a V, motore che non è mai stato prodotto prima a Noale. Per fortuna negli headquarters dell'azienda circolano alcuni tra i migliori motoristi e telaisti del mondo da diversi anni, e l'azzardo fu in realtà un successo in tutti i sensi.

La Tuono V4 non aveva buttato alle ortiche il pedigree della progenitrice, ma l'ha evoluto migliorando doti dinamiche, potenza, rigore e piacere di guida. E benchè la potenza fosse diventata davvero esagerata per una naked stradale (170 CV per un peso di 185 kg), la si poteva scaricare a terra con una certa facilità grazie alla piattaforma elettronica APRC, ovvero il più avanzato sistema di controllo dinamico che un mezzo stradale abbia mai avuto con piattaforma inerziale, anti impennata, traction control, launch control e cambio elettronico. Insomma, dal brutto anatroccolo del 2002, all'aggressiva sportiva del 2004, fino all'eccellenza tecnologica del 2011, senza mai deludere.