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Suzuki GSX-S1000GT Vs. Kawasaki Z 1000SX: nuova sfida fra Sport Tourer

C'era una volta il segmento delle Sport Tourer di grossa cilindrata, popolato da moto come la Honda VFR, Suzuki RF, Ducati ST, Triumph Sprint RS e altre. Tutte queste moto avevano in comune una spiccata attitudine sportiva stradale, ma carene abbondanti capaci di riparare dall'aria, una seduta comoda per entrambi gli occupanti e attitudine da viaggiatrice. Negli anni passati il segmento è letteralmente morto, sopraffatto dalle più versatili crossover e endurone stradali, ma Kawasaki ci ha sempre creduto e ha in listino da parecchi anni la Z 1000SX (o Ninja 1000SX), vera sport tourer "vecchio stile" ma con caratteristiche moderne e dinamica di guida entusiasmante.

Anche Suzuki ha deciso, qualche anno fa, di tentare timidamente il ritorno alle turistiche veloci con la GSX-S 1000 F, ma il colpaccio non è riuscito essendo una semplice naked carenata. La nuovissima GSX-S1000GT gioca invece tutte le carte della concorrente di Akashi e si propone come una validissima alternativa, grazie a un'attitudine spiccatamente tourer (non a caso il Gran Turismo è anche nel nome) senza tradire la base di moto puramente stradale e una tendenza verso la sportività molto marcata. 

Sulla carta, sono molto simili

L'abbiamo vista, toccata e scoperta in maniera statica, ma in attesa di poterla provare su strada in modo completo - magari accanto alla Kawa - possiamo fare un confronto numerico fra le due, per capire se veramente giocano ad armi pari e se qualcuna spicca di netto rispetto all'altra. La Z 1000SX punta tutto su un motore 4 cilindri in linea, rodatissimo sulle naked della serie Z e dotato in questa versione di 142 CV e 111 Nm di coppia, che spingono 235 kg in ordine di marcia. Anche la nuova Suzuki GSX-S1000GT parte dalla base di una naked sportiva quadricilindrica come la GSX-S1000 e vanta 152 CV di potenza massima, 106 Nm di coppia e un peso dichiarato di 226 kg o.d.m. Numeri non perfettamente uguali ma assolutamente comparabili.

Elettronica? Praticamente identica con mappe, quickshifter, controllo di trazione, cockpit TFT e cruise control per entrambe. La ciclistica è simile, con sospensioni ampiamente regolabili per entrambe le moto, ma alla Suzuki manca il pomello di regolazione del precarico del mono, che si può regolare solo tramite la classica ghiera con chiave specifica. Un peccato se pensiamo agli sbalzi di carico (passeggero + bagagli) che queste moto hanno di solito. 

Su comfort ed estetica è una sfida ad armi pari

Di recente la Kawa è stata rivista nell'estetica e dotata di una carena più larga per essere più protettiva sulle gambe del guidatore e ha una nuova sella passeggero più spessa e confortevole, la Suzuki ha pensato a questo in principio e ha ingombri laterali e spazio per il secondo decisamente simili a quelli della Kawa. Il cupolino di serie della Suzuki è più alto e un pelo più protettivo, ma non è regolabile in altezza come quello della Kawa. Suzuki è anche dotata di un vero manubrio che fa presupporre una posizione di guida ancora più comoda della Z/SX, che è invece dotata di semimanubri alti.

Lo stile? Beh, su quello facciamo decidere a voi. Entrambe le moto hanno un carattere marcato e si tratta di prodotti abbastanza di nicchia nel panorama motociclistico attuale. La Kawa si rifà al look delle sportive di casa, e con questo marcatissimo family feeling è facile scambiarla per una Ninja, benchè le proporzioni dell'estetica non siano in grado di confonderla con una sportiva vera.

La Suzuki invece gioca una carta nuova, con un'estetica che non richiama alcun prodotto del listino, ma che gioca su nuove forme spigolose e fari a LED piccoli ed esagonali come sulla sua sorella nuda GSX-S. Anche per lei le proporzioni puntano su un cupolino allungato e aerodinamico, ma la scelta dei faretti sovrastati dalle "sopracciglia" DRL dà un retrogusto di Yamaha che qualcuno di voi ha fatto notare nei commenti. Aspettiamo la prova per capire se una spicca sull'altra, perchè se sulla carta sono così simili, saranno solo i piccoli dettagli a far risaltare una sull'altra.

Kawasaki Ninja SX: la prova