Ducati Multistrada 1200 S Touring

Da Fermo

La ben riuscita combinazione tra aggressività di una supersportiva e spirito di libertà di una viaggiatrice viene nettamente evidenziata dall’aspetto della Multistrada, che presenta un frontale corposo e protettivo, unito a un codone leggero e aggressivo.
Dal punto di vista puramente estetico poco cambia su questa nuova versione e tutte le novità si concentrano sulla parte frontale, dove il doppio fanale allunga leggermente il proprio profilo e adotta il sistema a led per l’anabbagliante, oltre che per le luci di posizione. Benché non esista un effettivo sistema di luce diurna, i led dell’anabbagliante, che restano sempre accesi, assicurano minori consumi, un peso irrisorio e una durata praticamente illimitata. Anche il parabrezza presenta novità, visto che vanta dimensioni leggermente più abbondanti (48 mm più largo e 18 mm più alto) e un disegno che assicura maggior protezione aerodinamica. Anche il sistema di regolazione in altezza, che garantisce 60 mm di escursione, è totalmente nuovo e permette di effettuare gli spostamenti del cupolino in maniera molto veloce e con una sola mano. Più in basso, il voluminoso becco, che convoglia l’aria sul radiatore dell’olio e oggetto di qualche critica, resta tale e quale, mentre il piccolo cassetto portaoggetti sul lato destro è ora leggermente più capiente e decisamente più facile da aprire e chiudere. La parte posteriore resta tale e quale, con il sofisticato forcellone monobraccio e il tozzo doppio terminale di scarico sul lato destro.

Con il nuovo sistema di sospensioni, la Multi perde le rinomate Ohlins e si affida totalmente a Sachs, concentrando tutta la gestione idraulica sullo stelo sinistro della forcella e lasciando in quello destro solo la molla e l’olio con funzione lubrificante. Interessante notare come esistano solo una valvola sulla forcella e una sul mono, entrambe responsabili di compressione ed estensione, vista la loro possibilità di distinguere tra le due fasi di funzionamento, cambiando opportunamente regolazione in tempo reale. Lo Skyhook effettua dunque variazioni continue durante la guida, ma è comunque possibile settare manualmente una regolazione di base a seconda delle preferenze del pilota. Maneggiando le tante variabili di configurazione, è apprezzabile la possibilità di tornare indietro ai settaggi di fabbrica, semplicemente selezionando un’opzione di menù.
Il Ducati Safety Pack, montato su tutte le versioni della Multi, comprende DTC e ABS, quest’ultimo è marchiato Bosch, vanta 2 canali, 4 sensori pressione e oltre a poter essere disinserito, gestisce tre mappe: Enduro, Sport e Touring, ognuna delle quali ne ottimizza l’intervento secondo parametri settati dalla Casa. Ogni settaggio va legato a uno dei 4 riding mode, così come la disattivazione dell’ABS, che ora resta memorizzata anche spegnendo la moto. Anche il controllo di trazione DTC è stato totalmente modificato nel software e ora i suoi 8 livelli d’intervento lavorano in modo più rapido e dolce.
Sul propulsore troviamo ora l’adozione di una seconda candela per ottimizzare il fronte di fiamma all’interno dei cilindri e migliorare i consumi e il comportamento ai bassi regimi. Anche la posizione dell’iniettore è stata modificata all’interno del condotto di aspirazione per migliorare la vaporizzazione della miscela aria-benzina.
Dal lato ciclistica, oltre alle nuove sospensioni, vengono adottati nuovi cerchi in lega a 5 razze sdoppiate, che hanno disegno uguale a quello della Panigale e sulla Pikes Peak sono forgiati e marchiati Marchesini. Delle 4 versioni disponibili, la versione base ha sospensioni tradizionali, mentre le versioni “S”, dotate di sistema Skyhook, sono: Touring, Granturismo e Pikes Peak