Limiti di velocità e patente: cosa potrebbe cambiare per i motociclisti?
Il progetto europeo "Vision Zero" potrebbe portare grandi modifiche alle regole attuali: dai limiti di velocità più severi all'innalzamento dell'età minima per ottenere la patente di guida
Il tema della regolamentazione per ottenere la patente di guida per la moto è negli ultimi tempi oggetto di discussione. La priorità dell'Europa è quella di far si che sia reso più semplice l'accesso alle patenti migliorando nel mentre la sicurezza stradale. Dal 18 settembre, è stata introdotta una nuova procedura che permette di evitare l'esame pratico per le patenti A2 e A, sostituendolo con corsi di formazione specifici, ma il Parlamento europeo sta considerando alcune proposte di modifica delle regole.
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Limiti di velocità più bassi?
Le proposte fanno parte di un piano ambizioso chiamato "Vision Zero", che mira ad azzerare gli incidenti stradali entro il 2050, ma alcune di queste suscitando discussioni: una delle più dibattute riguarda la definizione di limiti di velocità massima assoluta per i motociclisti. Ad esempio, si propone che i titolari delle categorie A1 non possano superare i 90 km/h, quelli delle categorie A2 i 100 km/h e quelli delle categorie A i 110 km/h.
Cambia l'età minima per ottenere la patente?
Un'altra proposta riguarda l'età minima per ottenere la patente. Secondo le modifiche proposte si dovrebbe avere almeno 16 anni per ottenere la patente per i ciclomotori (attualmente in Italia è richiesta l'età di 14 anni), 18 anni per le categorie A1 e A2 (attualmente di 16 anni per la categoria A1) e 20 anni per guidare una moto di categoria A, ma solo dopo aver acquisito due anni di esperienza con la patente A2.
Ma non solo, perchè gli Stati membri potrebbero decidere addirittura di aumentare l'età minima a 18 anni per ottenere la patente per i ciclomotori, 20 anni per la categoria A2 e 22 anni per la categoria A.
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