Kawasaki e i progressi sull’ibrido: le ultime novità

Che Kawasaki si stia dando molto da fare, macinando progressi su progressi, lungo la strada dell’elettrificazione e delle nuove forme di energia, non è certo una novità. Sono parecchi mesi che se ne parla, ma ogni giorno escono fuori nuove informazioni sui progetti della Casa giapponese. Oggi è la volta dei modelli ibridi a cui, a quanto sembra, la “Verdona" starebbe già lavorando da anni. Poi la decisione di introdurre 10 nuove moto ibride (e/o elettriche) entro il 2025, ed è arrivata l’accelerazione.

Problemi di spazio e possibili soluzioni

Se da una parte, per accelerare il processo di sviluppo del suo prototipo ibrido, Kawasaki ha sfruttato la piattaforma Ninja 400/Z400, dall’altra ha preso ispirazione dal funzionamento utilizzato nelle auto: powertrain elettrico per la città, motore a combustione interna per spostamenti più lunghi. Osservando le immagini dei nuovi brevetti che circolano, per alimentare il motore elettrico, Kawasaki ha deciso di posizionare la batteria agli ioni di litio sotto la sella. Una posizione che però non aiuta il flusso d’aria. E allora è stata aggiunta una serie di canali per una ventilazione extra, con i condotti di scarico piazzati in modo da tenere lontana l'aria calda dalla batteria.

Ma ci sono anche altre ostacoli di configurazione che Kawasaki sta cercando di risolvere. Per sistemare il propulsore elettrico, gli ingegneri hanno dovuto montare il monoammortizzatore posteriore in uno spazio più stretto, oltre ad applicare una piastra sul retro del motore elettrico e poi montarvi il monoammortizzatore direttamente. Si tratta di una singola soluzione a cui dovranno seguirne per forza altre, visti e considerati i piani dell’azienda, per non avere problemi di montaggio in ognuno dei 10 modelli ibridi che ha intenzione di mettere sul mercato.

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