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La domenica del motociclista

Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e…domenica. La domenica del motociclista. Il giorno in cui tutto acquista un senso, quando ci si depura di tutte le tossine della settimana e senza nemmeno bisogno di fare plin plin. L’essere umano diventa centauro con una trasformazione complessa, fatta di procedure, dubbi e riti, alcuni immutabili e altri no, con l’imprevisto dell’ultimo minuto sempre in agguato.

Dal trialista allo smanettone, esseri diversi accomunati da uno stesso amore in cui l’unica parte invariabile è la presenza di due ruote e un motore, la domenica è il giorno dedicato alla moto, anche se non è scritto in nessun testo sacro. La metamorfosi può iniziare in quel dì segnato in rosso sul calendario, ma anche diversi giorni prima o semplicemente qualche ora. Dipende dal grado di complessità della domenica: da soli, in coppia o in gruppo? Giretto per aperitivo pre-prandiale, “scannata” mattutina con le orecchie per terra o dall’alba al tramonto? Girovagare libero, itinerario a memoria o modalità piccolo esploratore?

E poi la moto…è la stessa che usiamo tutta la settimana, un’altra dedicata solo al weekend e alle vacanze o addirittura un mezzo senza targa, con cui dare la sveglia alle marmotte nei boschi o la paga a qualche fermone in pista? La moto è bella perché è varia, ma i motociclisti hanno tutti le stesse paranoie. Il pieno prima o dopo, o all’appuntamento con gli altri? La pressione delle gomme sarà a posto? E la catena, quanto tempo fa l’avevamo ingrassata? Per non parlare del cupolino…di che specie è quell’insetto spiaccicato che è talmente grosso da fare ombra sul contagiri?

E il casco? Anche stavolta la visiera è rimasta sporca, vabbè la puliamo al primo caffè. Che guanti metto? Sopporto il freddo stamane e sto bene dopo, oppure mi godo le prime ore e a pranzo faccio la schiuma? Quale giacca? Con quanti strati e membrane? Quali pantaloni? E meglio le scarpe oppure gli stivali? La soluzione perfetta non esiste mica…e invece il navigatore? Ma no, meglio la cara vecchia cartina! Macché, con lo smartphone fai prima e ti dice anche il traffico! Ma siamo in moto…si ma il traffico è un incubo comunque!

Ma se poi piove? No, figuriamoci se piove! Quale è il sito meteo migliore? C’è da fidarsi? E se poi il tempo cambia di colpo? E se viene la bufera? La tempesta magnetica? Le fasi lunari si scambiano? Vabbè, facciamo che partiamo e poi vediamo! Abbiamo tutti l’antipioggia, piuttosto? Si ma è un po’ corta…e vabbè, un po’ d’acqua non ha mai ucciso nessuno! Vallo a dire a quelli sul Titanic...

La domenica del motociclista inizia così e tutto questo accade prima ancora di accendere il motore. Che poi una volta che i cilindri iniziano a gorgogliare tutto passa, tutto acquista senso. Ma aspetta! Che cosa è sto rumorino? Niente…è la tua paranoia che ti sta per mangiare le sinapsi. Parti che è meglio va…