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Ducati Diavel: le prime impressioni

Ducati ha messo mano alla Diavel. L'ha fatto con tatto, senza stravolgerne le linee, ne' il carattere. L'ha migliorata, certo. Intervenendo sul motore, che ora è il nuovo Testastretta 11DS, cioè con doppia candela, e ritoccando leggermente i tratti. Adesso c'è più coppia ai bassi e un'erogazione più dolce e gestibile che consente di divertirsi ancora di più alla guida. La linea non aveva bisogno di stravolgimenti e i designer hanno lavorato solo sui dettagli: i fianchi sono un po' più snelli, il doppio scarico è tagliato a “fetta di salame” e il fanale anteriore ha ora una bella serie di led. Abbiamo testato la versione più preziosa, la Carbon, sulle più belle strade della Costa Azzurra riscoprendo tutto il piacere che questa incredibile moto sa dare. Potenza, innanzitutto, come e quanta se ne vuole, e una ciclistica originale quanto incredibilmente efficace. Le sospensioni sono interamente regolabili, la posizione di guida dominante e comoda. A facilitare le cose pensa l'elettronica, sofisticata e settabile a piacimento: controllo di trazione regolabile su otto livelli, triplice mappatura (Urban, Touring e Sport) e ABS. Bella , bellissima, preziosa. Per portarsela a casa (la versione più sofisticata) occorrono più di 21.000 Euro. Tanti vero? Sul numero di InMoto in edicola il 10 Aprile vi spieghiamo perché secondo noi la Diavel li vale.