Sport o viaggi? Smanettate o lunghe percorrenze? La Yamaha Tracer 9 GT+ riesce a fare entrambe le cose, fondendo spirito turistico e vocazione sportiva in un equilibrio sorprendentemente naturale. È una moto che non ti chiede di scegliere tra il piacere della guida e il comfort sulle lunghe distanze: preferisce farli danzare insieme in un valzer che segue il ritmo della strada.
Chilometro dopo chilometro abbiamo scoperto che non si tratta solo di una questione di prestazioni o tecnologia, ma di sensazioni. Quelle che fanno alzare la visiera, respirare a fondo e pensare: "Ecco, questo è viaggiare".
Di seguito, l’analisi “voce per voce” nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida a caldo e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualità/prezzo. Presto il video approfondito sui nostri canali, mentre la prova completa, con tanti contenuti esclusivi, la trovate sul prossimo numero di InMoto in edicola.
Test Yamaha Tracer 9 GT+: DESIGN
L'ultima declinazione stilistica della Tracer9, arrivata nel 2021, è stata accompagnata da un sacco di commenti sullo stile dell'anteriore. I due occhietti sottili sul cupolino e i fari incassati al di sotto hanno creato un frontale su due livelli che ha diviso gli appassionati fra chi l'ha apprezzato fin da subito e chi non ha mai digerito la disposizione degli elementi ottici. E con l'arrivo dell'ultima serie dotata di fari Matrix LED il discorso si è fatto ancora più complicato, perchè da "strano", il muso è diventato decisamente unico. Non è nostra responsabilità dire se è bella o brutta, la risposta è personale e ognuno ha la sua, ma possiamo dire che messa da parte la particolarità assoluta del muso, il resto della moto presenta linee morbide ed equilibrate, fatte apposta per essere complementari alle valigie laterali. Sulla GT+ 2025 ci sono due colorazioni sportive ma eleganti decisamente azzeccate, soprattutto quella blu/grigia con i cerchi argento della nostra prova: VOTO: 8
TEST YAMAHA Tracer 9 GT+: Contenuti tecnici
Sono tanti... ma tanti tanti. Scheda tecnica e spiegazione nel dettaglio di tutte le innovazioni le trovate qui, mentre sappiate che il cuore pulsante della moto è sempre il tre cilindri CP3 da 890 cc da 119 CV e 93 Nm di coppia, questa volta migliorato nelle performance turistiche da nuovi ingranaggi per quarta e quinta marcia.
A proposito di cambio, c'è di serie il sistema Y-AMT, il nuovo cambio semi-automatico firmato Yamaha con comandi unicamente sul blocchetto sinistro, che in questa moto dalla vocazione turistica trova la sua perfetta dimensione. Anche le sospensioni fanno un salto in avanti: le KYB semiattive si regolano in tempo reale in base alla configurazione di guida e al carico. A tutto questo si aggiunge il cruise control adattivo, con radar anteriore, che gestisce la distanza dai veicoli davanti e regola in automatico l’andatura, la frenata unificata d'emergenza e il radar posteriore con Blind Spot Detection. Il tutto è gestibile da un nuovo display TFT da 7 pollici con navigazione integrata Garmin e connettività Bluetooth di serie.
Tra le altre "chicche" da viaggio c'è il parabrezza regolabile elettricamente, la nuova sella ancora più comoda e la catena sviluppata da Yamaha con D.I.D. per avere minore manutenzione possibile. Per completare, c'è un sistema smart key che semplifica l’uso quotidiano, anche nella gestione delle capienti borse laterali rigide. È davvero completissima e innovativa. Voto: 9
Test Yamaha Tracer 9 GT+: Comfort ed Ergonomia
Il comfort, su una moto pensata per macinare chilometri, non è un lusso ma una condizione necessaria. E la Tracer 9 GT+ lo sa bene. La triangolazione tra sella, manubrio e pedane è studiata per lasciare il busto rilassato, con le braccia naturalmente distese e le gambe piegate quel tanto che basta per sentirsi attivi, ma non compressi. Chi è un po' più alto (il sottoscritto è 1,83) si troverà con le ginocchia un po' troppo piegate per via delle pedane alte, ma nella guida "svelta" non creano problemi e c'è sempre l'opzione di una sella più alta di 20mm.
A proposito di sella, è svasata sul raccordo con il serbatoio ma ben sagomata, offre il giusto compromesso tra sostegno e morbidezza, sia per il pilota che per il passeggero. A tutto questo si aggiunge un parabrezza facilmente regolabile dal blocchetto sinistro, che protegge bene senza generare turbolenze fastidiose sul casco fino a velocità veramente alte. La protezione aerodinamica è uno dei punti forti del comfort di questa moto, così come le manopole riscaldabili di serie che sono una carezza quando fa freddo. Il complesso sistema keyless è molto comodo. Voto: 8
Test Yamaha Tracer 9 GT+: Piacere di Guida
Ma allora è una GT o una Sport Tourer?
In Yamaha ci hanno messo un sacco di impegno a trasformare la Tracer9 in una Gran Turismo, ma il risultato è chiaro: è impossibile mettere in secondo piano l'animo sportivo della piattaforma CP3... per fortuna! La dinamica di guida è dominata dal carattere del tre cilindri di Iwata e dalla propensione ai cambi di direzione svelti e alle goduriose uscite di curva a gas spalancato. Nonostante il rapporto allungato delle ultime marce, dalla prima alla quarta è una "lama", sempre precisa e mai scomposta anche grazie alle sospensioni semiattive KADS, che performano davvero bene in modalità SPORT, mentre risultano un po' sfrenate nel ritorno con il riding mode STREET.
L'esperienza di guida è più coinvolgente con l'Y-AMT in modalità manuale, nonostante ogni tanto mi sia confuso fra tasto di scalata e indicatori di direzione (questione d'abitudine), ma la rapidità è ben superiore a quella di un normale quickshift e il sound di cambiata è coinvolgente: il leggero "bang" ricorda quello dei cambi doppia frizione delle auto sportive. L'utilizzo in automatico è consigliato solo per le andature turistiche e gli spostamenti quotidiani, dove torna utilissimo anche il cruise control adattivo, tarato in maniera eccezionale. Voto: 9
Yamaha Tracer 9 GT+: rapporto Qualità/prezzo
18.599 euro è un prezzo giusto per questa moto?
La GT+ è senza dubbio la Tracer più curata di sempre, e siamo positivamente colpiti dal fatto che - nonostante l'enorme apertura al mondo turistico - non abbia perso davvero nulla del suo carattere sportivo da mangiacurve. L'equilibrio fra i due mondi è stato raggiunto pienamente e i sistemi elettronici di nuova generazione sono tarati molto bene, a testimonianza di un lavoro di affinamento e test eseguito con cura certosina. Anche la qualità di plastiche e assemblaggi è davvero buona, quindi possiamo dire che nonostante il prezzo elevato per un prodotto CP3, c'è tanta sostanza e qualità. Voto: 8
Yamaha Tracer 9 GT+: Conclusioni
Nelle slide di presentazione, durante la conferenza stampa, ci hanno descritto la GT+ come una moto 70% turismo e 30% sport. A livello di collocamento nella gamma e di tipologia di utilizzo dell'utente finale sarà senza dubbio così, ma a livello di sensazioni di guida possiamo confermare che l'anima sportiva è ancora forte e dominante. Semplicemente, i tecnici di Iwata hanno fatto un ottimo lavoro nell'aggiungere tecnologia e comfort senza togliere nulla al pacchetto che ha reso la Tracer una Sport Tourer fra le più complete e divertenti del mercato. Alla fine il suo più grande pregio è questo, aggiungere possibilità e aumentare il range di utilizzo senza togliere anima a un prodotto che deve il suo successo proprio al suo carattere unico. Voto finale: 9