Home

Test

Special

Scooter

Green

Turismo

Accessori

Abbigliamento

InMoto

LISTINO

Test Aprilia Tuono V4 1100 RR: #SottoEsame

Il potente V4 da 1.077 cc che equipaggia la Tuono è la prima garanzia di divertimento di questo modello; ma come vedremo, è tutto il “pacchetto” a dar vita ad un modello dall’elevato fattore emozionale. La "nuda" di Noale è prodotta in due modelli: l'esclusiva Factory e la RR, oggetto di questo #SottoEsame, dal prezzo più abbordabile (più basso di 2.400 euro) e con sospensioni meno sofisticate.

DESIGN - La livrea è moderna e appariscente al punto giusto. Lo stretto legame con la carenata RSV4 appare evidente, ed il look aggressivo non nasconde l'indole corsaiola della moto. Splendidi, e curati fin nel minimo dettaglio, sia il telaio a doppia trave, sia il forcellone a doppia capriata, entrambi in lega di alluminio. Sul lato destro il grosso silenziatore dà un'aria ancora più muscolosa alla linea generale. VOTO 8

CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONE - L'equipaggiamento è davvero notevole. A partire dall’impianto frenante, impeccabile in ogni condizione. I dischi anteriori da 330 mm, abbinati alle pinze Brembo M50 ad attacco radiale, svolgono alla perfezione il proprio compito. Il quadro strumenti digitale TFT a colori incorpora tutti i classici indicatori (è visibile anche l'angolo di piega) e rende immediatamente leggibili i diversi settaggi dell'APRC, il pacchetto di controllo elettronico. Proprio l'avanzata gestione elettronica è il valore aggiunto di questa Aprilia e l'APRC, giunto alla quarta generazione, integra e controlla alla perfezione: Traction Control, controllo dell'impennata, Launch Control, limitatore di velocità, Cruise Control, ABS Cornering e Quick Shift (quest'ultimo dotato anche della modalità downshift). Tre le mappe motore previste: Sport, Track e Race, tutte con potenza piena e regolabili a seconda delle preferenze con pratici comandi al manubrio. VOTO 10

POSIZIONE DI GUIDA E COMFORT - Si tratta di una naked sportiva e questa specifica voce va analizzata considerando bene il segmento di appartenenza. In sella ci si trova subito a proprio agio, con una posizione di guida d’attacco e ben carica sull'avantreno. Il serbatoio è ben rastremato nella zona in cui vanno a posizionarsi le gambe e consente al pilota di integrarsi perfettamente con la moto. Il manubrio alto regala una manovrabilità eccellente, mentre al resto pensa la ciclistica perfetamente a pumto. Diversa la vita per il passeggero, il cui comfort è accettabile solo per brevi tratte. VOTO 8