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Crighton CR700W: pronta la racer con motore Wankel

Brian Crighton è un ex ingegnere Norton e prima ancora è stato un campione britannico di motociclismo in classe 50cc. Ma quello per cui il suo nome è rimasto nel mondo delle due ruote è la convinzione, poi applicata, dell’efficacia di un motore rotativo Wankel. La storia del marchio Crighton inizia negli anni ’80 e arriva fino ad oggi, con la “moto da corsa definitiva”.

Cenni di storia

Nel 1985 Crighton entrava in Norton come ingegnere, mentre parallelamente sviluppava il suo motore a doppio rotore da 588 cc. Nel 1987 presentò la sua Norton da 120 Cv per 273 km/h di velocità massima convincendo i suoi superiori che si poteva fare: prima gara della RC588 fu una vittoria. Fino al 1991, lei e la sorella RCW588 furono fortunate e vincenti, poi Le Mans vietò il motore birotore e si accodò anche il British Road Racing Championship. Non si possono, però, vietare le idee, così dopo trent’anni lo stesso Crighton ha svelato il progetto della sua vita ingegneristica: la CR700W.

Caratteristiche fuori gara

Insieme a Rotron Power LTD, specializzata in industria aerospaziale, Crighton ha impiegato dodici anni a sviluppare la sua nuova moto, realizzando un motore rotativo da 690 cc (tenendo anche segreto il progetto): 220 Cv di potenza per 142 Nm di coppia, un rapporto di 319 Cv per litro cioè più di un motore aspirato da Formula 1 o da MotoGP, tutto questo per una moto che pesa appena 129,5 kg a secco. Non stiamo di certo parlando di un modello omologato per la strada, ma di un gioiello di ingegneria che mescola silhouette leggera - poggiata su ruote in fibra di carbonio Dymag -, baricentro basso, zero vibrazioni e una potenza quasi da SBK.       

"Il culmine della carriera"

Della CR700W esisteranno solo 25 esemplari, per un prezzo che è anche quello non omologato per la concorrenza: 116.000 dollari, cioè 100mila euro tondi. Per stessa ammissione di Crighton, “per molti versi la CR700W è il culmine della mia carriera. Sviluppata con Shamoon Quarashi, racchiude il meglio delle mie conoscenze ingegneristiche e credo che sia la moto da corsa definitiva.

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