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LISTINO

La Tracker MK2 di XTR Pepo

Era il 2015 quando il customizer madrileno XTR Pepo, da poco terminata l’avventura “Radical Ducati”, dava alla luce la prima versione della sua Tracker. La base era una Honda CBF 250 del 2004 trasformata in una piccola e agile naked dallo stile minimal, ispirata al mondo del flat track. Un progetto con il quale, probabilmente, il customizer non aveva ancora chiuso i conti e così, a distanza di più di due anni, ecco arrivarne l’evoluzione, la Tracker MK2.

FASCINO MINIMAL - Da qualunque lato la si guardi, questa special esprime aggressività e leggerezza, ma soprattutto una forte personalità estetica. Lo scarico sotto al motore, basso e corto in stile street-GP, rimanda idealmente al codino tronco, monoposto, con finale ad artiglio cui è appigliato “a filo” il portatarga di tipo extra-slim. Il tutto esaltato da un concetto creativo “per sottrazione”, secondo il quale meno c’è meglio è. Ovvero, pochi elementi stilistici, ma di grande carattere e capaci di risaltare con prepotenza, dalla tabella portanumero, alle grafiche del serbatoio, passando per la meccanica completamente a vista, ulteriormente esaltata da telaio e forcellone verniciati di bianco.

COMPONENTISTICA - Come di consueto, non mancano pezzi presi in prestito da altri mezzi. Il serbatoio e il faro anteriore appartenevano ad una Mash 125, il parafango viene da un Ducati Monster (sebbene opportunamente modificato), mentre pedaline e relativi comandi sono di una Suzuki Bandit. Per il resto, tanta componentistica presa direttamente da alcuni dei migliori realizzatori di parti aftermarket, ad esempio disco freno NG, manubrio Vicma, manopole Goneli e altro ancora.

POSSIBILE ISPIRAZIONE - Una special che ben interpreta le ultime tendenze, sempre più attente a mezzi di piccola cilindrata, dalla forte personalità ma con stile classico, che rimandano al mondo del flat track (come in questo caso) o a quello scrambler o café racer. Una special - una volta tanto - che senza calcare troppo la mano in fatto di design (con risultati improbabili, come si vede talvolta) potrebbe invece essere d’ispirazione alla produzione di serie.