In Italia stiamo per entrare nella cosiddetta Fase 2, che prevede la convivenza degli italiani con il COVID-19 e quindi una prima riapertura delle attività economiche. Fase 2 che per i trasporti non ha presentato grosse novità. Anzi, nessuna, se escludiamo la possibilità di andare a visitare i propri congiunti.
Coronavirus, fase 2: si potrà andare in moto?
In pratica, anche i motociclisti devono continuare a stare a casa e possono uscire in sella alla loro moto solo per le solite note esigenze di lavoro, salute e necessità. Con tanto di autocertificazione per giustificare i propri spostamenti. Insomma, nulla è cambiato in Italia. E scoprendo quello che è successo in Lussemburgo, ogni rider italiano che si rispetti non potrà che provare invidia.
"ATTIVITà DI SVAGO INDIVIDUALE"
In Lussemburgo infatti uscire in motocicletta è stata dichiarata una "attività di svago individuale": ciò significa che nel piccolo Paese del centro Europa, d'ora in avanti, ogni motociclista potrà fare un giro in moto senza rischiare di incorrere in sanzioni pecuniarie. Ma come si è arrivati al provvedimento?
VIA LIBERA PER I CENTAURI
Dal 18 marzo, come nel resto d'Europa, anche il Lussemburgo aveva dichiarato lo stop alla circolazione libera. E così i motociclisti hanno cominciato a fare alcune richieste al governo locale, anche tramite le piattaforme social, insistendo sul fatto che indossare casco e guanti garantisce il rispetto delle misure anti-contagio.
Risultato? I Ministeri della Giustizia e della Mobilità hanno approvato, e quindi, dallo scorso giovedì 23 aprile, in Lussemburgo i motociclisti potranno circolare senza restrizioni, purché individualmente, indossando casco e guanti e, una volta scesi dal mezzo, rispettando le norme di distanziamento sociale.
L'iniziativa ha cominciato a contagiare tanti altri centauri, tanto che in Spagna è già partita la petizione. Ne spunterà una anche in Italia?
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