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Microdose, Carignan presenta la special dal cuore Honda CB750

Sylvain Carignan è tornato sulla scena del delitto: ancora una volta, il designer canadese ha messo le mani su una Honda CB750 del 1979 trasformandola in un progetto chiamato Microdose. L’ispirazione, per sua stessa ammissione, viene da sue creazioni precedenti: la CB750 Smooth Sailing e le due café racer CB900F.

Dosaggio perfetto

Si chiama Microdose perché “Ogni linea e sezione della moto è stata progettata per ottenere la giusta dose. La dose perfetta per raggiungere la perfezione, dal mio punto di vista”. Questa la filosofia alla base della special, costruita in 18 mesi. Due gli altari da cui ha preso vita la Microdose: da un lato l’officina di Carignan ha lavorato sul motore, dall’altro il posteriore è opera di Solidworks. Sul 4 cilindri in linea della Honda sono stati cambiati teste, valvole, anelli e guarnizioni, tutti sabbiati e riverniciati. Ora il propulsore vanta quattro carburatori Keihin CR29 e un sistema a flusso libero 4 a 1. C’è qualcosa anche della Suzuki GSX-R: forcelle, ammortizzatori posteriori e freni anteriori. Ruote Buchanan da 18” con pneumatici Pirelli Angel e pedane Cognito Moto completano la dotazione.

Elettronica e 3D

L’elettronica della Microdose stupisce per come si inserisce del design: la luce del freno posteriore è nascosta nella sezione posteriore del cupolino, assottigliandosi fino a diventare una lama; i nuovi indicatori di direzione sono di Purpose Built Moto. Le forme della café racer sono state realizzate con una stampante 3D. La strumentazione della moto è incorporata nella tripla pinza e offre tachimetro e contachilometri, per niente invasiva a livello estetico né ingombrante. L’impatto è unito dalla verniciatura grigia prelevata dal catalogo Dodge, con linee rosso Porsche.

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