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Bye Bike, il futuro è retrò

Compatto, leggero, "naturale", ma con tutto il necessario per dominare la città. E' con questo slogan che il costruttore spagnolo Rieju (forte di ottant'anni di storia) lancia Bye Bike, un ciclomotore che si ispira dichiaratamente al passato e che ci ricorda i classici "tuboni". Dal Fifty al Califfone, la storia dei ciclomotori a telaio tubolare è lunga e gloriosa. E Rieju ha pensato bene di rilanciarla.

I punti di forza sono la facilità di guida e il conseguente divertimento che scaturisce dal senso di libertà quando si impugna il manubrio di un mezzo così leggero e intuitivo. Progettato per essere robusto e versatile nell'uso, si caratterizza anche per l'economicità di gestione, grazie all'utilizzo di tecnologie di ultima generale.

Il peso sfiora i 67 kg e il motore è un monocilindrico a due tempi da 49 cc raffreddato ad aria e alimentato a carburatore, con tanto di pedale per la messa in moto (affiancato però anche dal pulsante per l'avviamento elettrico. Il  serbatoio è nel telaio e ha una capienza di 4,2 litri. Freni a tamburo e ruote da 17, con un doppio ammortizzatore e forcella telescopica nel reparto sospensioni.

Tre gli allestimenti previsti: One Luxe, One Edition e One Cargo, con il portapacchi per un utilizzo lavorativo.  Il prezzo parte dai 1.499 euro ma non è ancora arrivato in Italia.