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La rivolta delle Vespe

© RespiriAmo Genova

Alla fine i Vespisti di Genova hanno ottenuto ragione: tutto è nato all’inizio dell’anno con un’ordinanza comunale che avrebbe vietato l’ingresso in centro città alle due ruote a due tempi. Un’iniziativa anti-smog che avrebbe avuto un effetto diretto e pesante sulla mobilità di circa 20.000 genovesi, per la maggior parte felici possessori di Vespa d’epoca. Questi ultimi si sono mobilitati, tanto da suscitare l’attenzione di testate internazionali, come il Guardian e il Daily Mail.

L'ORDINANZA E' STATA MODIFICATA - Sia per quanto riguarda il via dei divieti – che da aprile è slittato a giugno – sia per gli orari in cui non si potrà entare in centro a Genova con un mezzo a due tempi. L’ultima versione prevede infatti un divieto di circolazione per le auto euro 0 ed euro 1 e le moto euro 0 a due tempi in un’area che include gran parte del centro cittadino ma in fasce orarie: dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 19.

Inoltre, le Vespe a due tempi e le auto più vecchie potranno circolare se iscritte ai registri dei veicoli storici.

"Non varrà - spiega l’assessore comunale all’Ambiente Italo Porcile al Secolo XIX - l’iscrizione alle associazioni o ai club, ma solo quella ai cinque registri storici riconosciuti per legge: Fmi e Asi, Fiat, Lancia e Alfa Romeo".

Gli hashtag per seguire la vicenda sono questi: #lamiavespanonsitocca #genovasu2ruote #liberodiandarealavorare #respiriAmogenova