di Riccardo Piergentili
Claudio Domenicali aveva dichiarato che
Ducati avrebbe cambiato passo.
L'amministratore delegato di Ducati Motor Holding non aveva usato esattamente queste parole ma l'obiettivo era chiaro:
presentare tante novità, sia nelle categorie dove
Ducati ha già dei prodotti, sia nelle categorie dove
Ducati non ha dei prodotti, sia nelle categorie che ancora non esistono. Dopo l'acquisizione da parte del
Gruppo Volkswagen, a
Borgo Panigale sono cambiati degli equilibri. Di fatto, il colosso tedesco non è intervenuto a
"gamba tesa" ma ha avviato un'
integrazione piuttosto lenta ma
costante.
In
Ducati è cambiata la mentalità e quell'azienda che produceva tra le
40.000 e le
50.000 moto all'anno (nel mondo) ha iniziato a ragionare pensando a una
crescita importante. Il perché di questo cambiamento è stato in parte anche merito della
pressione causata dalla presenza del
Gruppo Volkswagen.
Infatti, come è normale che sia, quando una
multinazionale (il Gruppo VW) compra un'
azienda di medie dimensioni (la Ducati), è normale che (nell'azienda di medie dimensioni) tutti vogliono mettere in mostra le proprie competenze, perché, inevitabilmente, tutti sono sotto la lente d'ingrandimento. Così, per la prima volta, il reparto corse e il reparto produzione della
Ducati hanno iniziato a ragionare sul futuro senza mischiare più del necessario gli obiettivi e questo è stato un bene. Nelle corse
Gigi Dall'Igna ha avuto carta bianca e lo stesso vale per
Claudio Domenicali, che ha finalmente avuto la possibilità di dedicarsi anima e corpo alla
produzione, il settore dove è sempre riuscito a fare la differenza.
Grazie a questo nuovo assetto
Ducati è ripartita alla velocità della luce: lo dimostrano i
risultati nelle corse e i
"numeri" ottenuti nella produzione, dove ancora non abbiamo visto quello che Ducati sta diventando.
EICMA 2015 sarà il palcoscenico dove vedremo davvero i risultati del
nuovo corso Ducati. Tante novità, tutte di "sostanza", che lanceranno l'azienda di
Borgo Panigale verso un ambizioso obiettivo di medio termine: vendere
60.000 moto all'anno, nel mondo. Sarebbe un record.
Non sarà una missione impossibile.
Spiegare tutto questo è fondamentale per capire come sarà
l'EICMA 2015 di Ducati, il primo di una lunga serie di saloni dove l'azienda di
Borgo Panigale stupirà anche i colossi del
Sol Levante. Una delle novità più importanti è già nota. Si tratta di una variante della
Diavel, nata per avvicinarsi alla clientela Harley Davidson ed equipaggiata col
bicilindrico Testastretta DVT, già usato sulla
Multistrada,. Un'unità caratterizzata dalla distribuzione a fasatura variabile, in grado di garantire quell'elasticità che una cruiser deve avere. La nuova Diavel, che non sostituirà la versione attualmente in commercio, ha delle quote ciclistiche inedite (l'inclinazione del cannotto di sterzo è stata incrementata) e la trasmissione finale non è più a catena ma a cinghia dentata.
L'altra interessantissima novità (per il nostro mercato la più importante) riguarda la
famiglia della Multistrada che si allargherà, perché
Ducati presenterà la moto che sarà la diretta concorrente della
BMW R 1200 GS. Sarà una
Multistrada con il cerchio anteriore di 19", che non rappresenterà l'unica novità. È infatti lecito aspettarsi un
progetto nato intorno a questa differente scelta tecnica, che di norma impone la realizzazione di una moto più alta. La Multistrada con il cerchio anteriore di 19" probabilmente sarà più adatta all'
uso turistico rispetto alla versione con cerchi di
17" di diametro, che resta un compromesso fra una sport touring e una fun bike.
Novità anche sul tema
Scrambler. A
EICMA 2015 si vedrà una versione di piccola cilindrata
(400 cm3), che rappresenterà una vera
entry level, un progetto davvero globale
(pensato per essere competitivo anche nei Paesi emergenti), che dovrebbe incrementare le vendite. Almeno, questo è quello che sperano a
Borgo Panigale. Si è parlato molto di una
Scrambler 400 monocilindrica ma la logica ci fa suppore che anche
la versione 400 sarà bicilindrica, sia perché a
Claudio Domenicali i monocilindrici non sono mai piaciuti, sia perché, meccanicamente,
industrializzare un monocilindrico partendo dall'attuale bicilindrico
non sembra semplice e, quindi, neppure la scelta economicamente più vantaggiosa.
Infine, a EICMA 2015,
Ducati presenterà delle novità anche nel segmento delle
supersportive e in quello delle
naked. Bisogna innanzitutto ricordare la Monster 1200 R, che rappresenta un model year 2016, anche se la stampa specializzata ha già avuto modo di guidarla
(qui potete leggere il nostro test). La Monster 1200 R sarà affiancata dalle nuove Hypermotard/Hyperstrada, che avranno una cilindrata superiore ai 900 cm3 (si parla di 937 cm3), e della nuova "Panigalina", che non sarà più tanto "ina", dato che la sua cilindrata crescerà fino a 959 cm3! Ci si potrebbe chiedere... perché Ducati ha dato il via a questa fiera del numero? E ancora... perché, avendo in casa una 899 Panigale Ducati ha realizzato una 959 Panigale? Sembra che la risposta a queste domande sia nascosta in una sigla: Euro 4. Gli attuali motori delle Hypermotard/Hyperstrada e della 899 Panigale, infatti, sono omologati Euro 3. Le nuove unità, invece, saranno senza dubbio omologate Euro 4 e, per non perdere coppia e potenza, è stato fatto un ritocchino alle cilindrate...
Manca qualcosa? forse sì. Per far tornare i conti con quanto promesso da Claudio Domenicali mancherebbe almeno un modello. Potrebbe trattarsi della "Multistradina", che in molti aspettano e che è stata avvistata in quel di Borgo Panigale. La sua presenza a EICMA 2015, però, non è scontata.
Qui potete leggere l'articolo sulle supersportive che vedremo a EICMA 2015.
Qui potete leggere la guida a EICMA 2015.