BMW Group (quindi BMW, Rolls Royce e Mini
) ha annunciato che il 51% dell'energia elettrica utilizzata nelle sue sedi di tutto il mondo proviene da fonti rinnovabili. Si tratta di un importantissimo e significativo risultato che avvicina la
multinazionale al traguardo che si è prefissata di raggiungere quanto prima: aumentare gradualmente la quota fino ad
arrivare, in alcuni anni, alla totalità di energia "pulita".
I prossimi passi? Migliorare ulteriormente l'efficienza dei consumi elettrici in tutti gli impianti del mondo installando sistemi per generare energia in autonomia presso i singoli siti e acquistare corrente elettrica generata da fonti rinnovabili.
Ursula Mathar, Responsabile della sostenibilità e della protezione ambientale del BMW Group,
ha così commentato:
“Abbiamo un chiaro obiettivo ed un piano concreto per il passaggio all’energia rinnovabile. Tuttavia, la fattibilità economica è essenziale per l’attuazione del piano. Sarà soltanto nelle giuste condizioni di base che potremo mettere in atto i nostri piani, passo dopo passo, nei singoli mercati di tutto il mondo”.
Come è stato raggiunto un risultato così apprezzabile?
A Lipsia, nei siti di produzione della BMW i3 e i8
lo stabilimento utilizza energia eolica grazie all'impianto di 4 turbine; nello stabilimento di
Spartanburg (USA) è il gas metano a fornire circa il 50% dell'energia richiesta per la produzione mentre a
Rosslyn (Sud Africa) sono da poco iniziati i lavori per un impianto di riscaldamento combinato alimentato a biogas.
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