Nel lontano 1987
Suzuki presentò al
Salone di Tokyo questa concept bike chiamata
Nuda. Un
concentrato di idee e di soluzioni stilistiche e tecniche che sembrava quasi uno sfogo di un gruppo di progettisti.
Il motore era un
quattro cilindri in linea, nulla di strano, ma era dotata di un'
elettronica molto evoluta
programmabile dal pilota. La
trasmissione era
integrale, lo si vede dagli enormi carter sulle ruote che contenevano gli alberi di moto controrotanti. Molto futuristica anche la
sella capace di spostarsi lateralmente evitando così lo spostamento del corpo in curva, ed ancora, la chiave di contatto era una carta magnetica.
Un altro particolare su cui si discusse molto, quasi 30 anni fa, era la
strumentazione, in pratica divisa in settori circolari che si illuminavano progressivamente. Il fondo scala del tachimetro segnava 320 km/h e 16.000 il contagiri, prestazioni da
supersportiva.
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