Nella legge delega che riformerà il codice della strada sono state
approvate le proposte di emendamento suggerite da Confindustria ANCMA e relative alla
sicurezza dei motociclisti e alla mobilità delle due ruote.
Nella seduta della
Commissione Trasporti della Camera, che si è svolta nel pomeriggio del 22 luglio, è stato votato e approvato il testo dopo un lavoro che è durato
otto mesi e che ha permesso alla Commissione di definire i criteri direttivi che il Governo dovrà tradurre in norme. Il documento potrà essere ancora modificato nel successivo passaggio al Senato, ma già oggi contiene lo scheletro del futuro codice stradale.
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L’approvazione del testo che contiene le richieste di Confindustria ANCMA è la testimonianza del dialogo costante e concreto che l’Associazione ha con gli organi deputati a legiferare”, afferma
Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA. “Lavoriamo quotidianamente sul fronte della sicurezza stradale considerandolo uno dei temi principali sui quali puntare e sul quale sensibilizzare il Governo e l’opinione pubblica. Anche all’interno della 72° edizione dell’Esposizione Mondiale del Motociclismo, dal 6 al 9 novembre a Milano, racconteremo gli sforzi del settore in questa direzione e lo stato delle infrastrutture in Italia”.
Le due ruote sono vulnerabili
Nel testo approvato gli utilizzatori di ciclomotori e motocicli vengono finalmente riconosciuti
"utenti vulnerabili". La legge delega stabilisce, inoltre, l’introduzione di disposizioni che migliorino la sicurezza della circolazione di biciclette, ciclomotori e motoveicoli,anche attraverso la limitazione della presenza a bordo strada di ostacoli fissi artificiali, come i supporti della segnaletica stradale e i guardrail. Ancora sul tema delle strade, il
Ministero dei Trasporti viene incaricato di predisporre linee guida destinate agli enti proprietari delle strade, che definiscano criteri di progettazione e costruzione di infrastrutture stradali sicure per gli utilizzatori di veicoli a due ruote.
In proposito Confindustria ANCMA ribadisce di aver redatto, in collaborazione con il
DISS (Dipartimento di Sicurezza Stradale) dell’Università di Parma, un
vademecum utile a progettisti e tecnici per realizzare infrastrutture che limitino i rischi per i motociclisti. Si tratta di un compendio che affronta le problematiche della circolazione stradale per chi viaggia su due ruote, offrendo soluzioni per la riqualificazione e l’adeguamento infrastrutturale, in linea con gli standard comunitari. Sul versante della mobilità, il provvedimento accoglie una storica richiesta di ANCMA:
consentire l’accesso di scooter e motocicli 125cc, se guidati da conducenti maggiorenni, su tangenziali ed autostrade. In questo modo il nostro Paese si allineerebbe finalmente al resto d’Europa, dove questa limitazione non è mai esistita.