Come ogni anno, il periodo estivo è tempo di comparative. Sul numero del mese scorso abbiamo pubblicato quella dedicata alla sportività su strada, con la sfida tra nove “model year 2025” dall’animo racing divise per segmento (carenate, naked e crossover) a confronto sugli Appennini. Questo mese, troverete oltre sessanta pagine riservate invece all’ormai classico appuntamento annuale dell’Alpen Masters, realizzato insieme ai nostri colleghi tedeschi di Motorrad ed altre realtà giornalistiche europee su curve e tornanti delle Alpi italiane.
Come spesso accade quando mettiamo più moto una contro l’altra, siete in tanti a scriverci per commentare i risultati sia attraverso l’indirizzo email di redazione sia attraverso il nostro canale YouTube (a proposito, vi consiglio di iscrivervi per rimanere aggiornati ogni volta che pubblichiamo un video delle nostre prove). L’avete fatto anche in occasione della comparativa delle sportive: quest’anno, ancora di più, ci ha fatto piacere notare che moltissimi di voi hanno capito lo spirito con cui abbiamo affrontato questa “sfida editoriale”, i motivi che ci hanno mosso a realizzarla ma anche le conclusioni che hanno dato vita a dei risultati a volte sorprendenti. Ovviamente, c’è stato anche qualche commento più critico (pochi, a dire la verità) ma, come ci diciamo spesso in redazione, fino a quando non si mette in dubbio la professionalità e la correttezza della nostra squadra, è il benvenuto e fa parte del gioco.
Nella fase di votazione, spesso anche noi rimaniamo stupiti riguardo certi verdetti. E meno male, aggiungiamo. Vuol dire che alcune moto hanno ancora la capacità di tirare fuori il classico “coniglio dal cilindro” e di scardinare certe convinzioni storiche nel nostro settore, ormai date per acquisite. È il bello del nostro lavoro ed è importante che ci sia ancora la possibilità di realizzare comparative dal finale non scontato.
E no, vi assicuriamo che non siamo “al soldo” di nessun costruttore: questo ci teniamo a sottolinearlo, per rispetto ai tanti di voi che ci leggono ogni mese.
Alpen Masters 2025
Lo stesso discorso sull’imprevedibilità delle comparative può essere applicato all’Alpen Masters che state per leggere su questo numero: alcune moto date potenzialmente per vincenti hanno deluso, altre hanno sorpreso. Ciò che può far molto piacere, da italiani, è che in entrambe le sfide degli ultimi due numeri di InMoto i nostri costruttori sono riusciti a distinguersi. E non è banale, considerando l’ampia e variegata offerta di modelli (con tecnologie, sviluppi e investimenti diversi) presente ad oggi sul mercato mondiale.
Buona lettura!