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Harley-Davidson Topper, negli anni ’60 a Milwaukee si costruivano scooter

Potenza e stazza, così ci ha abituato Harley-Davidson. Ma non sempre è andata in questo modo. Negli anni ’60, infatti, l’azienda ha fatto un po’ di fatica, soprattutto per il fatto che la concorrenza giapponese era agguerritissima e perché i Big Twin di Harley non riuscivano a stare al passo coi tempi. Cosa fare quindi per sopravvivere? Tutto il necessario, si dice. E così a Milwaukee costruiscono uno scooter, che adesso ritroviamo all’asta su Mecum.

Come nasce lo scooter Harley

In realtà l’asta si è conclusa il 28 gennaio, ma i risultati non sono ancora visibili. Sappiamo che l’Harley-Davidson Topper (questo il nome dello scooter) era in vendita al prezzo di 16.500 dollari, circa 15.150 euro. Negli anni '60 costava 430 dollari (quasi 395 euro), ed era costruito sul motore dell'Harley Model 165. A spingerlo c’era un 2 tempi da 165 cc con 5 o 9 CV. Nell’idea di Milwaukee, il Topper doveva essere la risposta Harley ai modelli Vespa e Lambretta che stavano iniziando a lanciare mode nel mondo degli scooter, e che poi hanno letteralmente dettato le tendenze negli anni a venire. Ma il Topper, costruito in modo molto semplice, non poteva tenere il passo con la tecnologia - allora relativamente moderna - degli scooter Italiani. Fornito anche con sidecar come optional, l’Harley-Davidson Topper viene realizzato in circa 3.000 unità tra il 1960 e il 1965.

Quello messo all’asta da Mecum fa (faceva) parte della "Forever Collection" di Jim Godwin, concessionario Harley-Davidson in Ohio per 60 anni, fino al 2021. In questi dieci decenni, quindi, l’uomo ha accumulato una bella collezione, tra cui il modello del 1962, con livrea blu e celeste e dotato di sidecar.

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