Come noto, MV Agusta ha adeguato di recente la gamma dei tre cilindri - le supersportive F3 675/F3 800 e l’affascinante Dragster 800 RR - alle normative Euro4. Occasione perfetta per rivedere alcune componenti che avevano mostrato qualche debolezza. Ormai ben sappiamo quanto restrittive siano le nuove norme rispetto alla vecchia Euro3, visto che ora comprendono anche regole severe sul rumore della meccanica.
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Tutto ciò rende la vita difficile ai tecnici, che faticano non poco per mantenere le prestazioni del motore pari al passato. Nel caso dei tre cilindri MV, non si perde però nemmeno un cavallo, infatti il 675cm3 della F3 continua a dichiarare 128 CV a 14.400 giri, così come il 798 cm3 ne dichiara 144 CV a 13.000 giri.
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Ridurre la rumorosità porta indubbi vantaggi meccanici oltre a quelli acustici, perché le parti in movimento e gli accoppiamenti degli ingranaggi richiedono di essere meglio raccordati per ridurre le emissioni sonore (e solitamente questo ne avvantaggia rendimento e affidabilità). Contralbero di riduzione vibrazioni, ingranaggi delle pompe acqua e olio e dentature della trasmissione primaria sono stati tutti modificati, così come il cambio di cui sono stati rivisti gli innesti.
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Anche le camme di aspirazione con valvole e relative molle hanno subito modifiche. Anche la ruota libera del motorino di avviamento, noto punto debole delle MV, è stato irrobustito. Alla riduzione del rumore contribuiscono anche i nuovi coperchi motore, ora notevolmente più resistenti. Nel settore elettronico si è lavorato sul ride-by-wire per avere trazione sempre più “incollata” alla rotazione del gas, ma anche il controllo trazione e il cambio assistito EAS 2.0 hanno una logica aggiornata.
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La Dragster 800 e la sorella RR ora adottano anche la valvola sullo scarico azionata dalla centralina, hanno nuovi collettori di scarico con catalizzatore più efficiente e silenziatori di volume maggiorato.