Aprilia Caponord 1200

Aprilia Caponord 1200
La via Aprilia per il rientro nel segmento delle maxienduro è, come suo costume, basata molto sulla tecnologia, con una scelta originale, e per ora esclusiva in campo motociclistico, che la distingue dalla concorrenza. Prezzo all’altezza dei contenuti e guida molto gratificante per vincere il “mondiale turismo” dopo quello delle Superbike

Redazione - @InMoto_it

01.05.2013 ( Aggiornata il 01.05.2013 12:00 )

Da Fermo

Tra tutte le moto che possono o no montare le valigie laterali questa è una di quelle che meglio appare completa e rifinita sia in assetto viaggio che senza. Sembra proprio che i designer siano riusciti ad inserire le borse senza turbare l’equilibrio di snellezza e compattezza, inoltre il silenziatore può essere regolato in altezza a seconda se ci sono le valigie o no. Il parabrezza si regola solo manualmente, ma serve un secondo, e ha dimensioni contenute, poco invasive sulla visione anteriore, e sufficiente, come abbiamo potuto verificare durante questa prova, sulla protezione aerodinamica. Fin troppo largo il manubrio, con paramani di serie, per una moto che di enduristico ha solo il segmento di appartenenza, fin quando la si vorrà lì collocare e chissà perché con un cerchio di 17” anteriore. Il serbatoio non sembra neanche tenere i 24 litri dichiarati, per quanto è rastremato tra le gambe, e lo stesso fa la sella, a soli 840 mm da terra, per la gioia delle taglie dalla M in giù che toccheranno terra senza grossi patemi. La rifinitura della sella, divisa in due tra pilota e passeggero, ha la cucitura trapuntata in rosso che finché dura è bellissima, sembra un optional da aftermarket di lusso. Ma la sella non è regolabile nella posizione, si possono solo acquistare sedute più basse nel ricco catalogo accessoristico che comprende sia pezzi sportivi, come lo scarico, che per i viaggi (manopole riscaldabili, bauletto, ecc.). Manca anche un taschino nel cupolino per le necessità autostradali di tagliando e pagamento pedaggio.

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