Loris Capirossi, la Honda NR750: due leggende per un'impresa

L'ultimo record "romantico" di una moto di serie

Dopo qualche tentativo, e senza incontrare particolari difficoltà, Loris fece registrare ben due Guinness World Record: velocità massima sul chilometro a 299,825km/h e 10 chilometri con partenza da fermo a 283,551km/h oltre al record di velocità massima a 304,032 km/h. Durante la giornata di tentativi faceva caldissimo e sull'anello di Nardò si sfioravano i 40 gradi. Loris disse, una volta sceso dalla sella: "Le sensazioni che da questa moto sono completamente diverse da una GP, ma non ci sono stati particolari problemi a raggiungere i 300 all'ora".

Un record del genere non è certo da strapparsi i capelli, e il modo in cui è stato raggiunto non ha l'epicità di altre storie simili, ma quello della NR750 rimane forse l'ultimo tentativo romantico di sfida alla velocità massima con una moto di serie. Dopo questo record, arrivarono altre moto capaci di sfondare il muro dei 300 all'ora (sempre da Honda, per esempio, la CBR1100XX) ma questo portò al gentleman agreement delle case giapponesi che settò, seppur virtualmente a conti fatti,  il limite massimo di velocità di tutte le moto di serie prodotte nel Sol Levante a 299 km/h.

Una curiosità: durante una fase preparatoria ai seguenti lanci per il record lo pneumaticio posteriore, per un errore, venne gonfiato a 3,4 bar invece dei più canonici 2,0 bar. Risultato? Un meccanico collaudatore giapponese tornò ai box dopo una giro di prova con la gomma praticamente a fuoco.

Per rivedere una moto di serie "ufficialmente" sopra i 300 avremmo dovuto aspettare a lungo, con la MV Agusta F4 312, e ora sappiamo per certo che i bombardoni da oltre 200 CV dei nostri giorni riescono a raggiungere velocità stratosferiche, ma non è più qualcosa che impressiona così tanto in un segmento che punta sempre di più alla leggerezza e al tempo sul giro.

La Honda NR750 è ancora la moto più tecnologica?