Loris Capirossi, la Honda NR750: due leggende per un'impresa

Loris Capirossi, la Honda NR750: due leggende per un'impresa

Nel 1993 il pilota italiano era l'astro nascente del Motomondiale, mentre la Honda a pistoni ovali era la moto più tecnologica di sempre. Insieme hanno agguantato un record di velocità unico

28.02.2022 10:13

Una storia romantica, quella che vi raccontiamo, con due protagonisti che sono rimasti nel cuore degli appassionati di moto, italiani e non: Loris Capirossi - che all'epoca era due volte iridato in 125 e correva con la Honda in 250 - e la Honda NR750, una delle moto più belle e innovative mai costruite. I due, assieme a un equipe di tecnici italiani, francesi e giapponesi, hanno occupato per qualche giorno l'anello ad alta velocità di Nardò con lo scopo di battere alcuni record di velocità per moto di serie, un risultato che portarono a casa con successo.

La moto di Nardò

La NR750 non ha bisogno di particolari presentazioni, è l'incredibile supersportiva con pistoni ovali che nel 1991, quando venne presentata in veste definitiva, stregò gli appassionati rappresentando qualcosa di unico ed esclusivo sul mercato, come mai nessuno prima e dopo. Le carene erano disegnate dal vento, e sotto di esse pulsava un V4 con 8 bielle e 32 valvole derivato dai progetti "Oval Piston" delle competizioni GP ed Endurance, che urlava fino a 14.500 g/min.

La versione stradale, costosissima ed esclusivissima (91 milioni di lire e 322 esemplari costruiti), non era un mostro di potenza assoluto dato che i 125 CV su 66Nm di coppia non facevano gridare al miracolo nemmeno allora, ma era comunque una delle moto stradali più prestazionali mai viste e l'immagine racing e tecnologica era alla base dell'intero progetto, tanto che si decise di rimarcare questo aspetto andando alla ricerca del record di velocità assoluto per moto di serie.

E' per questo motivo che un giorno la delegazione HRC decise di arruolare Loris Capirossi (allora giovanissimo) per portarlo a Nardò, in Puglia, dove la moto avrebbe potuto girare al massimo della sua potenzialità nell'anello asfaltato più veloce del mondo. La NR 750 dell'impresa venne privata di specchietti, fari, targa e di un disco freno, adottava un nuovo scarico in titanio (il peso passò da 24 Kg a 6 Kg) un motore da 155 CV, un diverso serbatoio e, per limare ulteriormente il peso, venne addirittura sotituita la pompa del freno anteriore con una proveniente da un 50ino: soluzione giustificata anche dal fatto che, per l'occasione, non è che servisse chissà quanta potenza frenante, anzi... per il resto è rimasta identica alla moto di serie. IL peso totale della moto passò dagli originari 223 Kg ai definitivi 185 Kg.

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