Honda Ascot FT500 by MotoRelic, da pioniera delle naked a Street Tracker

Honda Ascot FT500 by MotoRelic, da pioniera delle naked a Street Tracker© MotoRelic

Il garage americano ha voluto donare una nuova vita alla piccola nipponica, trasformandola da timida ad aggressiva monocilindrica. Ecco alcuni dettagli

Redazione - @InMoto_it

11.05.2021 ( Aggiornata il 11.05.2021 12:58 )

Trasformare una moto di nicchia come la Honda Ascot FT500 del 1982 in una aggressiva Street Tracker non è un’impresa facile, ma Sean Skinner e la sua MotoRelic hanno saputo stravolgere la 500 cc nipponica donandole effettivamente una nuova vita. Una vita da moto capace di dire la sua dopo il poco successo commerciale.

Honda Ascot FT500 by MotoRelic

Honda Ascot FT500 by MotoRelic

Trasformare una moto di nicchia come la Honda Ascot FT500 del 1982 in una aggressiva Street Tracker non è un’impresa facile, ma Sean Skinner e la sua MotoRelic hanno saputo stravolgere la 500 cc nipponica donandole effettivamente una nuova vita. Eccola in queste foto

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Nuovo serbatoio con colorazione sportiva

Della vecchia Honda, infatti, ormai resta ben poco. Il telaio è stato rivisitato e modificato così da donare alla moto un’impostazione diversa e per essere in grado di sostenere un nuovo telaietto posteriore in alluminio costruito su misura, sulla cui sommità trova ora spazio una nuova sella in vinile.

Destino diverso, invece, quello del serbatoio. Via il vecchio – quello originale – per far spazio al nuovo, prelevato da una Suzuki TS250, ma appositamente limato per adattarsi al meglio sul telaio Honda e ridipinto, grazie ai ragazzi di Homeward Bound Cycles, nella tipica colorazione sportiva bianco-rosso-blu della Casa giapponese.

Piccole ma importanti modifiche

Rifatto anche l'originale motore monocilindrico da 35 cv, che ora si presenta riverniciato, con un nuovo set di guarnizioni e un nuovo kit di bulloni in acciaio inossidabile, l’impianto di scarico customizzato dalla stessa MotoRelic, il paramotore in acciaio, le sospensioni posteriori regolabili e ridotte di 10 cm, la piastra anteriore con un nuovo doppio faro verticale e pannelli laterali portanumero.

Spazio, poi, anche ai nuovi pneumatici tassellati Shinko e ai cerchi a razze, questi originali, ma ridipinti in oro. Lo stesso oro che si ritrova delicatamente a separare il rosso e il blu del serbatoio, del codino e del frontalino.

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