Una Panhead per il No Show di Harley-Davidson

Una Panhead per il No Show di Harley-Davidson

Realizzata dal customizer Ben ‘the Boog’ Zales su una Panhead del 1963, ha un serbatoio talmente minimal da poter essere solo una ‘show bike’

 

 

Fiammetta La Guidara

21.06.2020 ( Aggiornata il 21.06.2020 10:37 )

La maggior parte dei contest dedicati alle moto special previsti per quest'anno sono stati annullati o rinviati a causa della pandemia di Covid-19, ma come vi abbiamo anticipato Harley-Davidson – sempre all’avanguardia – ha realizzato “The No Show”,  il primo salone custom online di sempre. Si tiene dal 16 al 21 giugno sulla pagina Instagram ufficiale del marchio di Milwaukee e accoglie 60 customizer provenienti da 10 Paesi. Tra queste, spicca la “Blue Crush” realizzata da Ben ‘the Boog’ Zales sulla base di una Panhead del 1963.

Quando The No Show si concluderà, Harley-Davidson selezionerà tre dei migliori design per un riconoscimento ufficiale.

Il vincitore verrà selezionato fra tre categorie: Media Choice Award, H-D Styling & Design Award e Harley-Davidson Museum Award, e riceverà un premio creato ad hoc dai designer Harley-Davidson.

Una Panhead per il No Show di Harley Davidson - LE FOTO

Una Panhead per il No Show di Harley Davidson - LE FOTO

Realizzata dal customizer Ben ‘the Boog’ Zales su una Panhead del 1963, ha un serbatoio talmente minimal da poter essere solo una ‘show bike’ (FLG)

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Minimal

Le linee sono quelle di un chopper, con un serbatoio talmente minimal da poter essere solo una show bike, anche se Ben si è fatto fotografare mentre la sta guidando su strada. “Ha solo l’autonomia per arrivare dal benzinaio, e questo è tutto”, ammonisce il customizer americano, che ha fatto delle moto custom il suo lavoro e il suo hobby. Ben, infatti, è anche un apprezzato fotografo, non solo di matrimoni, ma specializzato proprio in special, chopper in particolare.

"Sono nell’ambiente delle moto da anni", racconta Ben. “Mio fratello maggiore è sempre stato appassionato di moto sportive e mia moglie guida da sempre”.
I chopper di Ben sono eleganti e provocanti – e sicuramente fotogenici considerando che sono realizzati da un fotografo! - con manubri cromati sfavillanti, serbatoi brillanti e geometrici e sapienti tocchi di colore.

Il lavoro di un anno

Della Panhead del 1963, oltre al serbatoio, Ben ha anche progettato gli scarichi, la sella, i comandi e il nuovo frontale, rendendo il look della Panhead non estremo, ma estremamente ben proporzionato ed equilibrato. Bella da guardare anche da una prospettiva cromatica, perché il blu del telaio e del serbatoio si abbina perfettamente al cromo sul motore, sulla forcella e sui cerchi.

Un lavoro durato un anno: sul suo profilo Instagram, Ben ‘The Boog’ infatti ha postato una sua foto scattata all'inizio, quando c’era solo il telaio appena verniciato. Tutto ciò che ho fatto su questa moto è stato realizzato almeno due volte perché non sono sicuramente il migliore in questo genere di cose”, scrive Ben. “Sono molto fiero del risultato finale”.

La moto è già stata esposta ad uno show ‘vero’: il Moon Eyes Show in Giappone, a Yokohama. E, giustamente, con orgoglio, ha condiviso la foto del backstage, dove la “Blue Crush” è stata subito attorniata da uno stuolo di fotografi.

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