Nuovi segnali stradali: segnano la miglior traiettoria di percorrenza

Nuovi segnali stradali: segnano la miglior traiettoria di percorrenza

In Scozia stanno testando questa segnaletica prima delle curve pericolose in modo che il pilota possa seguire la traiettoria ottimale. Ecco come sono

Redazione - @InMoto_it

18.03.2024 ( Aggiornata il 18.03.2024 12:29 )

Transport Scotland, l'organismo governativo scozzese incaricato della sicurezza stradale e dei trasporti, ha introdotto un nuovo sistema di segnaletica stradale chiamato: "Perceptual Rider Information for Maximizing Expertise and Enjoyment" (o più sintetico "PRIME"). Questi segnali sono posizionati in modo strategico prima delle curve pericolose al fine di aiutare i motociclisti a seguire la traiettoria ottimale e non rischiare di occupare l'altra corsia. Soprattutto in alcune curve cieche, può capitare che la curva sia più stretta del previsto e ciò porta il motociclista a rischiare di occupare la corsia inversa di marcia.

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Come funzionano i PRIME

I PRIME si basano sui principi della psicologia della percezione, preparando i motociclisti in anticipo se aspettarsi una curva brusca o graduale e, in entrambi i casi, hanno una traiettoria ottimale da seguire per percorrere la curva in sicurezza. Questo permette di adeguare la velocità e la traiettoria in modo più sicuro ed efficace.

I primi risultati

Transport Scotland ha implementato 22 siti pilota che coprono un'area di 750 miglia quadrate nella Scozia occidentale: i primi risultati mostrano una significativa riduzione della velocità, soprattutto durante l'ingresso in curva e un miglioramento del posizionamento dei motociclisti lungo la curva stessa. Inoltre, i comportamenti legati alla frenata sono stati più prudenti e, cosa più importante, non sono stati segnalati incidenti nei siti in cui sono stati installati i segnali PRIME.

"I PRIME influenzano il comportamento dei motociclisti in modo così positivo"

Il Road Safety Trust ha finanziato la ricerca condotta da Transport Scotland (con una somma di circa 250mila euro) per testare l'approccio di PRIME. Il professor Alex Stedmon, esperto di psicologia e comportamento dei motociclisti, ha guidato la ricerca: "Tra il 2020 e il 2022 ho trascorso molti fine settimana nelle Highlands per raccogliere dati e intervistare i motociclisti.  Dopo aver analizzato i dati in modo approfondito, è fantastico vedere che i PRIME influenzano il comportamento dei motociclisti in modo così positivo", ha detto.

Il prossimo passo sarà la creazione di linee guida per le autorità stradali scozzesi sull'implementazione locale del PRIME. Il Ministro dei Trasporti scozzese, Fiona Hyslop, ha invece affermato: "Le prove dell'impatto del Progetto PRIME sono sbalorditive. Si tratta di un vero e proprio trionfo per la sicurezza stradale, che dimostra cosa succede quando le più recenti teorie accademiche sono supportate dall'applicazione nel mondo reale, il tutto reso possibile grazie all'ingegneria scozzese e a un forte approccio di partenariato".

Arrivano in Italia?

L'idea, i cui risultati concreti sono testimoniati dai dati raccolti dopo i primi test è quella di, come dichiarato da Sonya Hurt Chief Executive di The Road Safety Trust, "contribuire a mantenere i motociclisti sicuri e a ridurre le collisioni e le vittime in tutto il mondo". Se l'esperimento dovesse funzionare, quindi, si prevede che questa speciale segnaletica venga utilizzata anche fuori dai confini scozzesi, magari anche in Italia.

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