Estate quanto mi costi: italiani alle prese con autovelox e multe

Qualcuno è già partito per le ferie (beati loro), altri invece devono ancora aspettare un po’. Ma quando ci si mette alla guida e il tragitto di prospetta lungo, è bene sempre partire informati. E l’analisi di Assoutenti sugli autovelox disseminati lungo le strade italiane può essere certamente d’aiuto. Secondo l’analisi, infatti, la grande presenza di dispositivi per rilevare la velocità causerà una valanga di multe per i vacanzieri italiani. Ma quali sono le tratte più pericolose?

I tratti da tenere d’occhio

Secondo Assoutenti, la statale 372 Telesina che inizia dal casello di Caianello della A1 Milano-Napoli e arriva a Benevento è il tratto più a rischio: circa 25 km con sette postazioni autovelox per senso di marcia (calcolate secondo le rilevazioni delle app di navigazione). C’è di più. I limiti di velocità sono stati modificati nel corso del tempo, e questo crea non poca confusione per chi viaggia (e conseguenti sanzioni a raffica). Situazione analoga in Salento, tra le mete più ambite ogni estate. Qui alcuni Comuni hanno ottenuto lo scorso anno complessivamente circa 23 milioni di euro grazie alle sanzioni fatte tramite i dispositivi per il controllo della velocità. Un esempio? Il Comune di Cavallino che nel 2022 ha guadagnato la bellezza di 2.520.121 euro ricavate dalle multe dell’autovelox installato sulla statale 16 Lecce-Maglie.

Facendo un salto nel Lazio, invece, è bene tenere d’occhio la statale 213 “Flacca”, dove gli autovelox spuntano come funghi. In appena 13 km se trovano tre per senso di marcia che hanno fatto guadagnare più di 500mila euro nel 2022 ai Comuni di competenza.

Ma anche la montagna non va meglio. Nella zona delle Dolomiti, che mette già i motociclisti a dura prova con severe restrizioni, c’è il piccolo Comune di Colle Santa Lucia. Appena 340 anime e 349.980 euro di incassi nel 2022 grazie all’autovelox.

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