Una Ducati ibrida? Ecco come l'hanno immaginata

Una Ducati ibrida? Ecco come l'hanno immaginata© Behance/Daniel Kemnitz

La Ghost è opera del designer Daniel Kemnitz. Si tratta di un esercizio di design che abbina il motore termico al pacco batterie. Gran parte della ciclistica deriva da altre moto sportive

Redazione - @InMoto_it

05.04.2022 16:07

L'annuncio di Ducati come nuovo fornitore per la MotoE a partire dal 2023 ha aperto una nuova era a tinte elettrificate per la Casa di Borgo Panigale, con le prime indiscrezioni riguardo anche un possibile futuro modello di produzione 100% elettrico. C'è però chi tra gli appassionati non si spinge fino a quel punto e prova a immaginare una via di mezzo tra le Ducati di oggi, ovviamente a benzina, e quelle (forse) del futuro. Insomma, una Ducati ibrida. Con un nome: Ghost. L'autore? Il designer Daniel Kemnitz, che ha pubblicato i suoi rendering sulla nota piattaforma Behance.

Ducati Ghost, un concept ibrido per Borgo Panigale

Ducati Ghost, un concept ibrido per Borgo Panigale

Il designer Daniel Kemnitz ha pubblicato su Behance i rendering di una possibile Ducati con motore endotermico e batterie elettriche, allo scopo di far risaltare la versatilità della propulsione ibrida. L'unità a benzina è un 2 cilindri trasversale, mentre molti elementi della ciclistica sono ripresi da moto sportive esistenti

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Motore ibrido, il vantaggio della versatilità

Kemnitz ha così ideato un concept, chiamato Ghost, di una Ducati in cui un motore endotermico si abbina a un pacco batterie elettrico. L'obiettivo, secondo lo stesso autore, è far risaltare la versatilità, uno dei vantaggi della propulsione ibrida. I piloti passerebbero dal motore elettrico per le zone a basse emissioni a quello a combustione interna per un pizzico di prestazioni in più.

Tante sportive in una

Ne viene fuori Ducati Ghost, dalle linee leggermente futuristiche con elementi ripresi da altre moto sportive. Oltre al forcellone monobraccio, spicca infatti una forcella chiaramente derivata da quella dalla BMW R 1250 GS. Rimanendo nella parte anteriore, il disco freno anteriore perimetrale si ispira ai progetti di Erik Buell, mentre le luci ricordano per alcuni quelle della gamma MT di Yamaha. La ruota posteriore è simile all'unità che si trova sulla MV Agusta Rush 1000. A spostarsi completamente dalla tradizione Ducati, infine, è il fatto di aver scelto un motore bicilindrico parallelo trasversale. Ma in fin dei conti, Ducati Ghost è soltanto un esercizio di design. Interessante per certi aspetti. Naturalmente, non vi è alcun legame con un eventuale piano di mercato futuro della Casa di Borgo Panigale.

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